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Repubblica-Scuola, solo i troppo poveri possono non pagare le tasse

Per non pagarle una famiglia dovrebbe dichiarare meno di 9800 euro l'anno. E tra spese di laboratorio e di cancelleria gli istituti "caricano" i contributi Scuola, solo i troppo poveri possono non ...

16/01/2006
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la Repubblica

Per non pagarle una famiglia dovrebbe dichiarare meno di 9800 euro l'anno. E tra spese di laboratorio e di cancelleria gli istituti "caricano" i contributi

Scuola, solo i troppo poveri possono non pagare le tasse

di SALVO INTRAVAIA

Per non pagare le tasse scolastiche (erariali) non basta essere poveri. Occorre essere più che poveri. La curiosità salta all'occhio confrontando le soglie di "povertà relativa", calcolate dall'Istat, e "Limiti di reddito per l'esonero dal pagamento delle tasse scolastiche per l'anno scolastico 2006/2007", pubblicati nella circolare del ministero dell'Istruzione dello scorso 4 gennaio.

Sembra che per evitare di pagare 21,17 euro (6,04 euro come tassa di iscrizione all'istituto e 15,13 euro come tassa di frequenza per ciascun anno scolastico) allo Stato italiano non basti che una famiglia, come stabilito dall'Istat, non ce la faccia ad arrivare a fine mese. Occorre di più: essere poverissimi. Eppure migliaia di nuclei familiari italiani da qualche anno, sono caduti nella fascia dei poveri. Si tratta di tutte quelle famiglie - recentemente definite "equilibriste" - che, pur avendo un reddito, per sbarcare il lunario sono costrette a chiedere aiuto agli enti di volontariato, alle parrocchie o ai parenti. Al contrario non ce la farebbero mai a pagare la casa, fare la spesa, vestire i figli e, addirittura, mangiare.

Le tasse scolastiche. È tempo di iscrizioni e le famiglie italiane, oltre a decidere dove iscrivere (in quale scuola o indirizzo delle superiori) i figli, fanno quattro conti con le spese da affrontare per la scuola. La prima spesa da affrontare è quella relativa alle tasse scolastiche. I limiti per l'esonero dalle quelle statali sono stati fissati da un decreto del Presidente del consiglio dei ministri del 1990 e successivamente aggiornati attraverso il tasso di inflazione programmato che, secondo quanto fa sapere il ministero dell'Economia e delle Finanze, per il 2006 è del 1,7 per cento. E se le cosiddette tasse erariali vanno dritte nelle casse dello Stato, da alcuni anni a questa parte gli istituti scolastici (comprese le scuole medie) per rimpinguare le casse hanno stabilito una serie di balzelli che vengono richiesti alle famiglie a titolo diverso: contributi per spese di laboratorio, per materiale di cancelleria o volontari, che, oggi, costituiscono il grosso delle tasse scolastiche.

I limiti per l'esonero e le soglie di povertà. Per non pagare le tasse un nucleo familiare di tre persone dovrebbe dichiarare un "reddito massimo espresso in euro, riferito all'anno d'imposta 2005", si legge nella nota ministeriale, di 9.864 euro annui. Per essere "relativamente poveri" basta essere in grado di spendere 14.683 euro all'anno. In pratica, la soglia massima per non pagare le tasse, per un nucleo familiare di tre persone, è pari al 67 per cento della soglia di povertà relativa.

Ma non è tutto. Mentre i limiti di reddito vengono calcolati al lordo e si riferiscono al 2005, le soglie di povertà sono al netto e risalgono al 2004. A conti fatti, per evitare i balzelli statali, una famiglia dovrebbe guadagnare metà di quello che guadagna una famiglia povera. Già, perché la distanza aumenta al crescere del numero di componenti del nucleo familiare. Per una famiglia di 5 persone la soglia di povertà relativa è pari a 20.795 euro mentre per non pagare le tasse dovrebbe dichiarare un reddito inferiore a 13.697 euro annui: pari al 65 per cento del limite di povertà. E le cose non cambiano se ci si riferisce alle famiglie definite dall'Istat "sicuramente povere". Una di quattro persone è sicuramente povera se può spendere in un anno 14.396 euro, per evitare le tasse scolastiche deve avere redditi inferiori a 11.781 euro.

Area no-tax. Ma una buona notizia c'è: il governo ha deciso, fermi restando i contributi richiesti alle famiglie stabiliti dai singoli istituti e che possono arrivare anche a 100 euro, di non far pagare le tasse erariali (i 15,13 euro annui più 6,04, una sola volta) agli alunni delle prime tre classi della scuola superiore. Per gli studenti di quarta è quinta classe nulla da fare, almeno per il momento.


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