Repubblica: "No ai divieti che imbavagliano Natale"

Polemica sul caso di un istituto di San Gimignano. E il ministro emana un "decalogo" contro i professori bulli e assenteisti

Toscana, sparisce il presepe

"Sbagliato pensare che si possa scegliere il silenzio assordante dei divieti"

MARIO REGGIO

ROMA - «Mai più bavagli al Natale e all´identità religiosa». E «più rigore» nel sanzionare chi, tra il personale della scuola, si macchia di assenze «disoneste e sistematiche». Il ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni è intervenuto ieri a tutto campo dopo il «caso» della scuola di San Gimignano il cui Consiglio d´istituto ha detto no alla visita di un vescovo per non urtare la sensibilità degli alunni di religione non cattolica. «Il clima di dialogo interreligioso si basa sull´abbattimento delle barriere e sulla capacità dei ragazzi di condividere il bene e il vero nel rispetto dei valori condivisi e delle proprie identità. E´ profondamente sbagliato pensare che si possa scegliere il silenzio assordante dei divieti», ha protestato il ministro durante un incontro con i giornalisti al dicastero di viale Trastevere.
Fioroni ha chiarito che il suo era appunto «un diretto riferimento» alla vicenda di San Gimignano. «Mi auguro - ha aggiunto - che episodi simili non accadano mai più nella Scuola italiana, anche perchè esponenti di altre religioni hanno criticato questa decisione». Nei giorni scorsi un altro caso si era verificato in una scuola di Bolzano dove si era aperta una querelle contro la decisione di non esporre il presepe per evitare di urtare la sensibilità di musulmani.
Dopo aver incontrato i bambini stranieri di una scuola di Roma, che gli hanno offerto dei doni di Natale e dedicato canti natalizi nelle loro lingue madri, il ministro ha espresso gratitudine per «questa splendida rassegna di tradizioni da tutto il mondo; sono colpito - ha detto - nel vedere culture e religioni diverse che esprimono coralmente una condivisione di valori che creano non solo dialogo, ma abbattono paure e diffidenze». I piccoli studenti della scuola di San Gregorio al Celio hanno poi visitato i presepi allestiti all´interno del ministero, simbolo di «pace e serenità - ha spiegato Fioroni - che è poi il significato più profondo del Natale: il presepe dev´essere quindi un valore universale».
Fioroni ha poi chiarito la linea di condotta futura sui comportamenti a scuola: d´ora in poi «tolleranza zero» non solo per «bulli» o alunni indisciplinati, ma anche per insegnanti e personale non docente che non rispetta le regole o ha comportamenti scorretti. Il ministro ha voluto infatti, con una circolare inviata a tutti gli i dirigenti delle scuole italiane, fissare un decalogo al quale il personale scolastico dovrà uniformarsi tassativamente: nel rispetto della libertà di insegnamento e dei diritti di difesa costituzionalmente garantiti, d´ora in poi un deciso stop alle condotte scorrette, disoneste, illecite che sviliscono il ruolo sociale e la funzione educativa svolta da una comunità di quasi un milione di addetti, docenti e non. Tra le sanzioni, la sospensione dal servizio e il licenziamento. «Questo documento - ha commentato il ministro Fioroni - esprime la volontà corale della stragrande maggioranza della scuola italiana che vuole rispondere con serietà, autorevolezza e credibilità al numero infinitesimale di mele marce che rischiano di danneggiarne l´immagine». Dieci i punti sintetizzati dal ministero nella circolare: servono a «fissare gli indirizzi generali per una corretta e puntuale gestione dei procedimenti volti a sanzionare coloro che si assentano in modo sistematico ed ingiustificato dal posto di lavoro o compiono fatti gravi, anche di rilevanza penale, a danno della comunità scolastica».