FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3800773
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Repubblica-Milano-COme sono distanti la scuola e la politica

Repubblica-Milano-COme sono distanti la scuola e la politica

Pagina X - Milano Come sono distanti la scuola e la politica LUCA BELTRAMI GADOLA ...

29/11/2005
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Pagina X - Milano
Come sono distanti la scuola e la politica
LUCA BELTRAMI GADOLA


La settimana che si è chiusa ha visto la politica nazionale spostarsi a Milano col Big Talk della Margherita. In tutte le occasioni si è parlato dei giovani e del loro futuro sociale, economico e politico: si va da chi frequenta le scuole medie ai trentacinquenni una volta questi ultimi non li avremmo chiamati giovani che non riescono ancora a lasciare la famiglia. Loro sono l'avvenire del paese. Tre anni fa, da queste colonne, avevo lamentato l'eccesso di attenzione per l'università e la disattenzione per gli istituti tecnici e le scuole professionali. Nei giorni scorsi i presidi dei licei hanno denunciato un improvviso aumento di iscrizioni alle loro scuole cui fa da contrappeso il calo delle iscrizioni altrove.
Più o meno negli stessi giorni il presidente dell'associazione delle piccole e medie imprese, Api, ha denunciato che dalle scuole professionali non escono più diplomati a sufficienza per le esigenze del settore. Romano Prodi domenica sera al Teatro Carcano, interrogato dalle associazioni milanesi della società civile, ha detto che la ripresa del paese passa attraverso una rinnovata capacità produttiva e competitiva per la quale ci vogliono non solo laureati ma anche tecnici intermedi: quelli che al cervello aggiungono inventiva e manualità. Nell'era del lavoro precario e del futuro incerto perché affrontare studi tecnici spesso ardui che richiedono seria applicazione? Per finire a fare i telefonisti nei call center - già gremiti di laureati o in qualche cooperativa che fa di notte pulizie negli uffici? Meglio arrivarci da un liceo, forse meno faticoso, e che apre maggiori possibilità successive, se mai ve ne saranno.
Non dimentichiamo poi i guasti della riforma Moratti, ovunque gravi ma drammatici nel settore dell'istruzione tecnica dove il percorso del cosiddetto 2° canale non si riesce ancora a capire che sbocchi avrà. Ma non finisce qui. Anche i luoghi di questi insegnamenti soffrono, come tutte le scuole superiori, di scarsa manutenzione e di degrado. Studiare in luoghi disadatti o fatiscenti non invoglia. Dunque investire sull'istruzione tecnica, magari facendo di più e meglio di quello che sta facendo la Provincia con il glorioso Istituto Feltrinelli. La nuova giunta sembra faccia fatica a riprendere il passo giusto ed a voltare pagina, tanto che nel suo sito Web alla voce "Scuola intelligente" campeggia ancora il ritratto di Ombretta Colli. Ma il vero problema è che non si è avviato il meccanismo della partecipazione per dar corpo, dopo tante traversie, al nuovo progetto di ristrutturazione del Feltrinelli: lo "sportello" nome infelicemente evocatorio che la Provincia ha aperto per dare informazione sul nuovo progetto non è partecipazione. Se poi, come pare, di qua dello sportello sono in pochi e scontenti, è chiaro che la partecipazione è ben altro. La Provincia ha voltato pagina: dai concorsi su Marinetti e la battaglia di El Alamein dei tempi della Colli siamo passati alla Pedagogia della Resistenza dell'era Penati. Andiamo allora avanti anche sulla partecipazione vera. Il "Comitato Feltrinelli per la ristrutturazione" domani sera al Consiglio di Zona 5 farà sentire di nuovo la sua voce in un'assemblea pubblica: è un pezzo di partecipazione.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL