Repubblica-LA SPERIMENTAZIONE -I comuni si oppongono Non abbiamo soldi

LA SPERIMENTAZIONE
I comuni si oppongono "Non abbiamo soldi"

ROMA - Visto il percorso accidentato della riforma il ministro Moratti decide di partire comunque con la sperimentazione: anticipo volontario dell'ingresso alle materne e alle elementari, maestro unico, percorsi didattici personalizzati. Ma la scelta della Moratti viene bocciata dal Consiglio dei ministri ai primi d'agosto. "Nessuna sperimentazione prima dell'approvazione della legge in Parlamento, solo un minitest". Il fronte del no va da Fini a Giovanardi a Tremonti. La Moratti va da Berlusconi e chiede aiuto. Il premier le affianca Gianni Letta per trovare un compromesso. Dopo pochi giorni viene resa nota la bozza della sperimentazione: si farà solo se le scuole ne faranno richiesta e in non più di due per distretto provinciale. I sindacati della scuola insorgono. Le associazioni dei genitori delle scuole cattoliche si dichiarano "perplesse". Il presidente dell'Associazione nazionale dei Comuni italiani, Leonardo Domenici, protesta: "Avevamo concordato un tavolo delle regole con il ministro ed ora ci troviamo davanti al fatto compiuto. Senza regole chiare e condivise sui percorsi didattici, sul personale specializzato, sulle strutture e sulle risorse finanziarie non sarà possibile nessuna sperimentazione". Il ministro Moratti accusa il colpo e assicura che entro la fine d'agosto il tavolo con i Comuni si farà. Ma quando partirà la sperimentazione?
(ma.re)