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Repubblica it: Scuola, la manovra "salva" i precari

Il reclutamento non si ferma al 2011. Buone notizie per i presidi incaricati Stop all'ingresso di altri 20mila non docenti e resta la clausola di salvaguardia Alla Ricerca +97 milioni, meno delle attese

13/12/2006
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la Repubblica

di SALVO INTRAVAIA

Ancora novità nella Finanziaria scuola e università, tra luci e ombre. Dalle prime notizie, nel maxiemendamento ci sono 97 milioni in più per ricerca e università. Il testo depositato in senato stanzia 50 mln recuperati dai tagli orizzontali ai ministeri approvati alla Camera per finanziare alcune misure, 27 mln individuati dal governo, di cui 10 per il diritto allo studio, e 20 mln dall'introduzione dell'emendamento Montalcini. Le risorse sono, però, inferiori alle aspettative. La maggioranza, infatti, contava di recuperare 120 milioni di euro.

Delle quattro novità per la scuola più attese se ne concretizzano due. Nel maxiemendamento è contenuta la modifica al testo originario della Finanziaria che prevedeva, a partire dal 2010/2011, la cessazione delle graduatorie provinciali permanenti (le liste dalle quali viene reclutato il 50 per cento degli immessi in ruolo). La norma che ha messo in agitazione per settimane i 237 mila supplenti della scuola italiana è stata modificata nella versione più morbida delle cosiddette 'graduatorie ad esaurimento': le permanenti saranno cancellate quando anche l'ultimo iscritto verrà assunto. I precari possono così tirare un sospiro di sollievo.

La seconda novità accontenta i presidi incaricati che, per il concorso a loro riservato, hanno chiesto regole uguali a quelle previste per tutti gli altri concorsi validi per l'accesso ai ruoli dei dirigenti scolastici. Gli incaricati potranno dividersi anche i posti che si libereranno anche nell'anno scolastico 2009/2010.

Un'altra buona notizia arriva dal fronte dei finanziamenti. Le quasi 11 mila istituzioni scolastiche italiane riceveranno direttamente e senza passaggi intermedi 2,8 miliardi utilizzabili per il cosiddetto Funzionamento (spese per materiale di cancelleria, pulizie ed altro) e per pagare le supplenze brevi. Il governo è riuscito a recuperare inoltre altri 70 milioni di euro per l'autonomia scolastica e 7 milioni per il personale dell'amministrazione centrale e periferica: uffici scolastici provinciali (gli ex provveditorati ali studi) e uffici scolastici regionali.

I no del Governo. Non passa, invece, la richiesta dei sindacati di incrementare le assunzioni di personale di segreteria, tecnici di laboratorio e bidelli: il cosiddetto personale Ata che resteranno 20 mila nel prossimo triennio. La modifica più contrastata è stata quella sulla cosiddetta 'clausola di salvaguardia': l'art 67 del testo presentato alla Camera che prevede un taglio alle risorse da trasferire alle scuole (per supplenze, ampliamento dell'offerta formativa e altro) se non saranno 'conseguiti gli obiettivi di risparmio' previsti dal documento di bilancio. Nel maxiemendamento depositato al Senato la 'clausola' è rimasta praticamente invariata.

Il commento. "Con le graduatorie permanenti 'ad esaurimento', le aperture nei confronti dei presidi incaricati e le 150 mila immissioni in ruolo stabilizzeremo tutto il precariato della scuola: docenti e dirigenti scolastici", dice Mariangela Bastico, vice ministro della Pubblica istruzione, che sottolinea 'il rammarico per il mancato incremento delle assunzioni del personale Ata'. "Ipotesi sulla quale continueremo a lavorare anche dopo l'approvazione della Finanziaria", aggiunge.


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