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Repubblica it-Negli atenei tornano in cattedra i vecchi calcoli di von Neumann

Dal racconto del primo elaboratore grande come una stanza parte l'insegnamento di Storia dell'informatica. Corso triennale in undici università Negli atenei tornano in cattedra i vecchi calcoli di...

02/12/2005
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la Repubblica

Dal racconto del primo elaboratore grande come una stanza parte l'insegnamento di Storia dell'informatica. Corso triennale in undici università

Negli atenei tornano in cattedra i vecchi calcoli di von Neumann

di CINZIA SGHERI

Il primo programma preparato per la macchina "baby" di Manchester (Foto Aica) Il gigantesco computer Matrix, collegato direttamente con il cervello degli esseri umano e frutto della fantasia dei fratelli Wachowski ha rimpiazzato negli incubi di celluloide il vecchio calcolatore di bordo "Hal 9000", l'assassino schizofrenico del capolavoro di Stanley Kubrick '2001 - Odissea nello spazio', che di questi tempi non fa più paura a nessuno. Eppure il vecchio Hal rimane il primo, il capostipite davanti ai replicanti di Ridley Scott e agli inquietanti scenari futuristici di Steven Spielberg, il più geniale tra i robot del grande schermo.
E' la testimonianza di quanto l'intelligenza artificiale abbia appassionato gli sceneggiatori di Hollywood e gli scrittori di fantascienza, ma dietro ai film e ai romanzi c'è la ricerca vera, quella che adesso approda nelle aule di undici università italiane, dove si terranno i primi corsi di Storia dell'informatica. Al posto di Hal 9000 si studieranno Eniac, il grande calcolatore elettronico realizzato dalla Moore School of Electrical Engineering di Philadelphia tra il 1943 e il 1946 (grande quasi quanto un monolocale) e il Crc-102A del Centro di calcoli numerici del Politecnico di Milano, il primo calcolatore elettronico ad operare in Italia ma di produzione Usa, dotato di Ram a tamburo magnetico rotante.

Il corso di Storia dell'informatica, nato su iniziativa e con il contributo finanziario di Aica (Associazione italiana per l'informatica e il calcolo automatico), costituirà disciplina curriculare nelle Facoltà di Ingegneria e scienze dell'informazione in undici atenei, più precisamente nelle università di Palermo, Benevento, Pisa, Udine, Verona, Genova, alla Sapienza di Roma, presso la Statale e la Bicocca di Milano, alla Cà Foscari di Venezia e al Politecnico di Torino.
I corsi, che proseguiranno per tre anni accademici e saranno tenuti da docenti scelti da ogni singola università attraverso appositi bandi, hanno l'obiettivo di nobilitare una materia che solo raramente è oggetto di interesse in Italia e che invece è una disciplina ampiamente coltivata all'estero, soprattutto negli Stati Uniti e nel Regno Unito, sia come materia d'insegnamento che come campo di ricerca. "Ogni docente decide il programma da presentare agli studenti - spiega il professor Corrado Bonfanti, responsabile del progetto - scegliendo di approfondire la storia dell'informatica e degli strumenti di calcolo da un punto di vista logico, tematico o cronologico. Lungi dal perseguire un improbabile 'programma standard' dunque ogni insegnante ha facoltà di impostare il corso nella maniera più confacente al proprio retroterra culturale e professionale".

La risposta degli studenti è secondo Bonfanti molto interessante, per questa ragione l'Aica auspica che le vicende industriali e i contributi tecnologici e scientifici del nostro paese possano avere, anche grazie a questo progetto, l'attenzione che meritano. "Ci auguriamo - conclude Bonfanti - che questi corsi possano avviare anche in Italia attività di ricerca e di approfondimento storico e il conseguente inserimento degli studiosi italiani di questo settore nella comunità scientifica internazionale". Un posto che meritano, considerando che l'Italia ha dato un fondamentale contribuito alla ricerca informatica, con la Cep per esempio (Calcolatrice elettronica pisana), un potente calcolatore realizzato su suggerimento di Enrico Fermi e con l'elaboratore Olivetti Elea 9003, creato nel 1959 e interamente transistorizzato.
Da una costola di Elea (o forse da un suo circuito) nacque poi l'Elea 6001, orientato al calcolo scientifico, e alla Olivetti spetta anche il merito di aver prodotto Programma 101, il primo calcolatore programmabile da tavolo, presentato con grande successo a New York nel 1965.

Per maggiori informazioni sui corsi d'informatica e sulle altre iniziative dell'Aica è possibile consultare il sito www.aicanet.it
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