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Repubblica/Genova: "Studenti sempre più svogliati? La colpa è tutta della scuola"

Il duro atto d´accusa dell´ex ministro della Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer

10/01/2008
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la Repubblica

NADIA CAMPINI

IL sistema scolastico italiano è tutto da rifare. «Non è vero che i ragazzi vogliono essere ignoranti: se sono svogliati la colpa è della scuola, che non è in grado di motivare quello che fa, che costruisce i suoi programmi all´insegna della nostalgia, come se l´Italia fosse ancora quello del secolo scorso, e chiude gli occhi di fronte alla multimedialità e alla rottura del monopolio informativo». È un atto d´accusa durissimo quello che Luigi Berlinguer, ex ministro della pubblica istruzione e presidente del gruppo di lavoro interministeriale per lo sviluppo della cultura scientifica e tecnologia, pronuncia di fronte ad oltre 300 insegnanti, amministratori e operatori della scuola, riuniti ai Magazzini del Cotone per la prima Conferenza regionale sul sistema educativo di istruzione e formazione. La grande kermesse iniziata ieri è stata organizzata dalla Regione Liguria per fare il punto sulla scuola e per avere un confronto con gli operatori su quello che dovrà diventare la nuova legge regionale sul diritto allo studio. Sono in programma due giornate intense di lavoro divise tra sessioni plenario e approfondimenti tematici dedicati al diritto allo studio, all´integrazione dei sistemi, alla formazione professionale e al rapporto tra scuola e sviluppo. E già dalla prima relazione, che è appunto quella di Berlinguer, si capisce che nel mondo della scuola italiana c´è tanto da fare. «Nel sistema educativo serve una rivoluzione. L´hanno fatta in Finlandia, dove si viveva con le pelli nella neve e ora si produce il Nokia - dice l´ex ministro - dobbiamo farla anche noi e con la stessa determinazione. Vivevamo nella culla del Mediterraneo e stiamo finendo nel profondo dell´Africa. È il sistema che è sbagliato, che fa cadere la cultura come una pioggia, dall´alto, mentre il bambino, il ragazzo, lo studente, deve essere parte attiva dell´apprendimento». E gli applausi scrosciano quando Berlinguer sottolinea che il sistema deve garantire anche «l´emergere dei talenti, che non devono essere appiattiti sulla media, ma a tutti devono essere date le opportunità di rendere al meglio delle loro possibilità».
Il cambiamento radicale deve arrivare quindi dalla scuola che deve farsi promotrice di una proposta di cambiamento, ed è appunto questo quello che si propongono le due giornate dei Magazzini del Cotone. Aprendo i lavori, il presidente della Regione Claudio Burlando ha spiegato così che «queste 48 ore serviranno a predisporre una nuova legge regionale sul sistema unificato dell´istruzione e della formazione in Liguria». Nel frattempo il processo di attenzione al mondo dell´istruzione della Regione si è tradotto anche nell´erogazione di 16 milioni di euro sul fronte del diritto allo studio, ed è servito, come ha ricordato il vicepresidente della Regione Liguria, Massimiliano Costa, a ridurre notevolmente la dispersione scolastica ligure. Si è passati infatti da una dispersione media che nel Comune di Genova raggiungeva nel 2000 circa il 21% al 13% del 2004-2005 fino all´attuale 4%. «Una diminuzione di 17 punti - ha ricordato Massimiliano Costa - che colloca la Liguria ai primi posti nel panorama nazionale». In Liguria ammontano a circa 200.000 gli studenti: 44.000 nella scuola dell´infanzia, 65.900 nella scuola primaria, 40.300 nella scuola secondaria di primo grado e 60.000 alla scuola secondaria di secondo grado a cui si devono aggiungere ulteriori 800 ragazzi dai 14 anni in avanti che partecipano ai corsi di istruzione e formazione professionale e i 38.000 iscritti al primo anno di università.


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