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Servono per valutare i bimbi: no di insegnanti e no di scolari Boicottaggio contro i quiz SERENA WIEDENSTRITT ...
Servono per valutare i bimbi: no di insegnanti e no di scolari
Boicottaggio contro i quiz
SERENA WIEDENSTRITT
Partono i test. Via al boicottaggio, come obiezione di coscienza per gli insegnanti, come assenza programmata per i bambini. Sul piede di guerra genitori e prof di molte scuole fiorentine contro i quiz (nel grafico un esempio) che il Ministero dell'Istruzione impone agli alunni per valutare la didattica, in programma da oggi a giovedì. I test, elaborati dall'Invalsi e costati 3,9 milioni di euro, resteranno sui banchi dei bambini di II, IV elementare e I media per le prove di italiano, matematica e scienze dai 30 ai 45 minuti e la somministrazione dovrà rispettare regole rigorose, dalla busta sigillata alle insegnanti-sorveglianti. "Le domande a crocette non stimolano il bambino e non tengono conto del programma, discriminano gli stranieri e i disabili, di cui l'Invalsi non vuole le schede" spiegano dal Coordinamento genitori-insegnanti. Dopo le delibere dei circoli scolastici approvate nei giorni scorsi, oggi molti insegnanti faranno obiezione di coscienza, rifiutandosi di somministrare i test in mancanza di un ordine di servizio del preside, "ordine che potrebbe essere oggetto di un contenzioso legale sulla legittimità dei test, visto che non sono previsti per legge", mentre diversi genitori hanno deciso di tenere a casa i bambini o di farli entrare a scuola più tardi, "dopo i quiz della Moratti".