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Repubblica: Finanziaria, sciopero della scuola

Cgil, Cisl e Uil chiedono più investimenti nell´istruzione

25/11/2006
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la Repubblica

Cgil, Cisl e Uil chiedono più investimenti nell´istruzione. I sindacati di Ps soddisfatti dopo l´incontro con il ministro Amato

Sospesa la protesta della Polizia. Tensione nella Cdl sul 2 dicembre

ROMA - Nella «zona franca», tra l´approvazione del «decretone» fiscale e l´avvio a pieno ritmo dell´esame della Finanziaria al Senato, riprendono fiato le proteste delle categorie: scuola, militari, Comuni, motociclisti e artigiani sono pronti a rivendicare maggiori risorse e ammorbidimenti dei tagli.
In prima linea c´è il comparto della scuola: Cgil-Cisl-Uil hanno annunciato ieri una catena di iniziative fino a Natale che culmineranno in una manifestazione nazionale, convocata a Roma per il 17 dicembre. Motivo della protesta: i tagli che prevedono la riduzione di 26 mila docenti provocata dall´aumento dello 0,4 per cento del rapporto alunni-classi. In particolare i sindacati lamentano la cosiddetta «clausola di salvaguardia» che vincola 170 mila nuove assunzioni alla realizzazione dei risparmi nel comparto. Ma sul tavolo c´è anche la questione dei supplenti con il timore del blocco delle graduatorie provinciali e lo stop ai concorsi per i presidi.
Resta aperta, anche se in modo meno clamoroso, la questione della sicurezza: dai fondi alle indennità per gli incidenti durante il servizio alle risorse per Vigili del fuoco ai contratti. Un segnale del malessere è l´incontro che lunedì a Palazzo Chigi si terrà tra il governo e i rappresentanti del Cocer interforze, la rappresentanza sindacale dei militari. Mentre i sindacati di Polizia, che ieri hanno incontrato il ministro dell´Interno Amato, hanno deciso di sospendere la protesta: sono state infatti accolte le richieste su precari e contratto.
Tornano alla carica anche i Comuni che il 27 novembre si riuniranno a Roma per protestare contro i tagli alla Finanziaria che mettono a rischio - secondo l´Anci - «futuro e esistenza» di 278 enti locali. Un´agitazione che ieri ha trovato una parziale risposta nelle parole del relatore alla Finanziaria Morgando (Ulivo) il quale, dopo un incontro con Comuni e Regioni, ha assicurato che la questione resta «un capitolo aperto».
Oggi inoltre furgoni, camioncini, taxi e persino alcuni muli invaderanno le strade di Milano per la manifestazione nazionale della Confartigianato contro la Finanziaria: 15mila gli artigiani e i piccoli imprenditori, tutti rigorosamente in abiti da lavoro. Manifestazioni anche dei motociclisti contro l´aumento del bollo.
Si avvicina inoltre a grandi passi la manifestazione del 2 dicembre dell´opposizione alla quale, secondo la Casa delle libertà, è prevista la partecipazione di circa 200 mila persone. La manifestazione è stata oggetto ieri di una polemica tra il leader dell´Udc Casini e il portavoce di Berlusconi, Paolo Bonaiuti. «Andare in Piazza rafforza Prodi», ha detto l´ex presidente della Camera. «Cito Mao: "Marciare divisi, per colpire uniti" - ha replicato Bonaiuti - . Sono convinto che l´amico Pier ha gli stessi nostri obiettivi: far cadere questo governo, il peggiore del dopoguerra».
Suscita reazioni anche il taglio previsto dalla Finanziaria dei fondi (circa 40 milioni) per l´acquisto dei servizi da parte del governo dalle agenzie di stampa. La questione è stata sollevata ieri dal direttore dell´Asca sul «manifesto»: «Così si uccidono le agenzie», ha detto Claudio Sonzogno. La protesta è stata raccolta dal presidente della Camera Fausto Bertinotti che ha detto «no» ai tagli, mentre il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Levi ha gettato acqua sul fuoco assicurando che i risparmi non sono specificatamente indirizzati alle agenzie di stampa.
Infine, sul piano delle misure che cominceranno ad essere oggetto dell´esame della Commissione Bilancio del Senato la prossima settimana, trovano conferma le anticipazioni sull´introduzione di una «cedolare secca» del 20 per cento sugli affitti e su corrispondenti detrazioni fiscali per gli inquilini. Il presidente della Commissione Finanze Benvenuto ha assicurato che le detrazioni avranno un «meccanismo a scalare» e che si ridurranno in proporzione alla crescita del reddito.


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