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Repubblica-Bo-Campanella contro la Moratti

primo giorno di scuola all'insegna della contestazione. I presidi firmano un patto sulla pubblicità Campanella contro la Moratti Striscioni davanti ai licei e no dei docenti alla sperim...

17/09/2002
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la Repubblica

primo giorno di scuola all'insegna della contestazione. I presidi firmano un patto sulla pubblicità
Campanella contro la Moratti
Striscioni davanti ai licei e no dei docenti alla sperimentazione
Subito una disfunzione alle Don Bosco: il bus che doveva portare i bimbi alle Scandellara è giunto con 90 minuti di ritardo; genitori e preside infuriati
Tre collegi di prof hanno già bocciato la riforma: "Progetto vacuo e poco efficace" Slogan nei licei contro guerra e legge Cirami e per l'art. 18


LA sperimentazione? No grazie. Non piace alle maestre e ai maestri bolognesi l'anticipo della riforma Moratti. Se le private si sono già fatte avanti, le scuole statali per ora non si candidano. A due giorni dalla chiusura delle adesioni, al Csa è arrivata solo la richiesta della scuola di Monghidoro (caldeggiata dal sindaco di Forza Italia). Da Bologna invece cominciano ad arrivare le bocciature dei docenti. E nel primo giorno di scuola non è mancata la protesta simbolica degli studenti, con sette striscioni appesi all'ingresso delle superiori.
Il no dei maestri è deciso - e sottoscritto dai collegi all'unanimità - nei modi e nella sostanza del progetto di sperimentazione firmato dal ministro. I docenti del decimo circolo didattico parlano di "scarsa chiarezza e di assoluta vacuità del progetto". Gli insegnanti dell'istituto comprensivo 11 ricordano che si tratta "ancora di una bozza non approvata da alcun organismo né scientifico né politico". Tempi ristretti, mancanza di chiarezza sui finanziamenti, lamentano gli insegnanti. "Quanto proposto dal ministero non lascia margine all'autonomia scolastica in quanto non vi è possibilità di adattamento o di modifica in relazione al piano dell'offerta formativa". Altro affondo, il più forte, riguarda l'anticipo dell'età scolastica alla materna e alle elementari: "La scuola dell'infanzia viene riportata a una dimensione di assistenzialismo superata da anni, ne destruttura l'identità pedagogica e culturale". "Sono mancati la necessaria trasparenza e il tempo per approfondire la conoscenza del progetto" dicono in coro gli insegnanti dell'Ottavo Circolo. E a maggioranza respingono la proposta del maestro unico alle elementari: pone fine "alla corresponsabilità e alla collaborazione tra docenti".
La protesta nel mondo della scuola scalda i muscoli. Gli insegnanti di Oltre Cattedra, il gruppo degli autoconvocati, promettono: "Non staremo buoni". Hanno cominciato gli studenti Nati dalla Resistenza con gli striscioni che ruoteranno per tutta la settimana di scuola in scuola (Aldini, Minghetti, Galvani, Righi, Copernico, Sabin e Laura Bassi) sui temi caldi dell'opposizione: la guerra ("11 anni dopo: stesso golfo, stesso Bush, buon sangue non mente"), la difesa dell'articolo 18, contro il monopolio mediatico e contro la Moratti ("Priva-tizza- zione dei diritti"), sull'immigrazione ("Un immigrato non è uno schiavo") e la giustizia ("Sospettarli è legittimo, la loro legge no".


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