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pROVINCIA DI cOMO-Il ministero taglia le pagelle: scuole nei guai I presidi: "Non abbiamo i soldi per farle stampare noi e per pagare i docenti che le progettino"

istruzione Il poligrafico dello Stato non manderà più i moduli prestampati agli istituti. Si dovranno arrangiare Il ministero taglia le pagelle: scuole nei guai I presidi: "Non abbiamo i soldi per f...

08/12/2004
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istruzione Il poligrafico dello Stato non manderà più i moduli prestampati agli istituti. Si dovranno arrangiare Il ministero taglia le pagelle: scuole nei guai I presidi: "Non abbiamo i soldi per farle stampare noi e per pagare i docenti che le progettino"

Scolari senza cartezze: ora spariscono anche le vecchie pagelle

Scuole elementari, arriva la pagella fai da te. Con una circolare che porta la data di lunedì, il ministero ha annunciato che dal prossimo gennaio non verranno più fornite ai singoli istituti i modelli per le pagelle. Ogni scuola insomma dovrà cavarsela da sola, inventando moduli, documenti e certificati per i cinque anni delle elementari e per il primo anno delle medie. Una piccola rivoluzione, che però non piace ai presidi, che si ritrovano, a poco più di un mese dalla fine del primo quadrimestre (che termina il 31 gennaio), con parecchi grattacapi: le impostazioni della nuova pagella, i criteri da adottare per la compilazione e, non ultimo, l'aggravio di costi che tutto questo comporterà. L'idea, ipotizzata da qualcuno, di uniformare i documenti almeno per le scuole della città è presto naufragata: "È impossibile - spiega il dirigente di Como Uno Francesco Grassotti - perché non tutti gli istituti lavorano allo stesso modo: qualcuno è partito con il portfolio, altri invece no. È ovvio che in queste condizioni ognuno dovrà impostare i documenti di valutazione per le famiglie con modalità proprie". Una gran confusione, che mette i presidi nel panico quando ormai mancano poche settimane al primo banco di prova, ovvero la fine del quadrimestre. Per il momento solo una cosa è certa: il poligrafico di Stato non stamperà più le pagelline e il ministero ha scaricato la responsabilità sui singoli istituti, che ora dovranno cercare di trovare una soluzione accettabile in tempi strettissimi. "Ci costerà molto - commenta Ersilia Vernich di Como Lora - anche in termini finanziari: non solo per la stampa, ma anche per la creazione dei modelli ai quali i miei docenti dovranno lavorare. Non so se le scuole potranno far fronte a queste spese, tenendo conto che i finanziamenti si riducono sempre di più". La certificazione dovrebbe comunque prevedere, come regola generale, i giudizi sintetici (ottimo, buono, sufficiente e così via) per ogni materia. "La pagella - precisa Ezia Molinari di Como Lago - andrà poi integrata con il portfolio delle competenze. Il problema è che l'indicazione del ministero ci è arrivata con notevole ritardo rispetto al calendario scolastico". Parla di tempi stretti anche la dirigente del circolo didattico di via Giussani: "Come sempre - precisa Anna Grandi - arrivano da Roma indicazioni in extremis. In parte potremo fotocopiare le vecchie pagelle, ma per alcune classi il lavoro andrà fatto completamente". Critiche verso la circolare arrivano anche dai sindacati della scuola: "Gli istituti - commenta Angelo Cassani dello Snals - dovranno spendere soldi per la stampa, ma anche per pagare i docenti che si dovranno mettere subito al lavoro". Luca Lazzari


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