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«Più investimenti non misure palliative»

Lo studente:«Università e scuola sono allo sfascio E se non si punta sulla formazione sarà difficile ripartire dopo questa crisi »

01/12/2013
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l'Unità

Era importante essere a fianco dei lavoratori della conoscenza».Daniele studia Scienze Politiche all'Università di Macerata. È andato al presidio dei sindacati con i colleghi della Rete degli Studenti e dell'Udu (Unione degli Universitari). «Molto spesso si cerca di far passare concetto che le nostre battaglie siano divise, invece la battaglia per difendere il valore dell'istruzione pubblica è unica, compete sia agli studenti che ai lavoratori». Dopo la manifestazione degli studenti del 15 novembre scorso sono scesi di nuovo in piazza perché «in questa legge di Stabilità non c'è un vero cambio di marcia, gli investimenti per il mondo della scuola restano scarsi e circoscritti a palliativi come il decreto “La Scuola riparte” che non è strutturale». Soprattutto adesso, dice Daniele, «c'è bisogno di una grande lotta per la riaffermazione della centralità dell'istruzione, l'unico settore dal quale si può ripartire dopo una crisi così grave e profonda». Accanto a lui gli studenti venuti con un pullman da Napoli. «L'unità sindacale è una buona cosa – dice – c'è bisogno delle forze di tutti. Alla fine è stata una giornata positiva, speriamo che le nostre rivendicazioni abbiano al più presto risposte concrete». Il rapporto con la titolare del Miur per adesso è discreto. «Bisogna dare atto alla ministra Carrozza che, dal punto di vista dialettico, con le associazioni degli studenti ha cambiato modo di lavorare». «Certo è aggiunge che vorremo essere coinvolti in maniera permanente nei processi decisionali e che non si sminuisca il ruolo della rappresentanza studentesca, come hanno fatto i ministri prima di lei. Gli studenti devono poter incidere». Scuola e università sono ormai allo sfascio, dice Daniele, dunque «occorre una riforma strutturale e penso che anche la ministra Carrozza ne sia consapevole. Ma va messa in campo subito perché ogni anno che passa la situazione peggiora». Da dove partire? «Da un investimento economico molto forte da parte del governo ma mi sembra che l'esecutivo Letta non abbia né la forza né che senta la priorità. Il decreto sull'istruzione è stato un piccolo passo, la strada è lunghissima». Lo studente:«Università e scuola sono allo sfascio E se non se non si punta Sulla formazione Sarà difficile ripartire Dopo questa crisi »


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