ROMA - Quindicenni italiani in leggera crescita nei test Ocse-Pisa 2012. Ma restiamo ancora sotto la media Ocse e ai margini dei paesi industrializzati. Questa mattina, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ha assegnato le pagelle in Lettura, Matematica e Scienze agli adolescenti di mezzo mondo: 65 paesi o economie diverse. E gli italiani, nonostante i miglioramenti rispetto all'edizione del 2009, arrancano ancora parecchio. Ogni tre anni, il Pisa (Programme for International Student Assessment) focalizza la propria attenzione su uno dei tre ambiti indagati: nel 2012 è stata la volta delle competenze in Matematica, dove ci piazziamo al 32° posto con 485 punti in media. Restano ancora tanti  -  forse troppi  -  i quindicenni al di sotto delle competenze minime in questo ambito  -  un quarto del totale  -  e troppo pochi quelli che si piazzano ai livelli più alti, al livello 5 e 6, dove troviamo appena il 9,9 per cento degli studenti italiani.

Al top, come ormai avviene da diversi anni, ci sono i quindicenni cinesi della provincia di Shanghai, con la stratosferica media di 613 punti e il 55 per cento ai livelli di competenze più alti, seguiti dai compagni di Singapore, Hong-Kong e Taipei. I primi europei sono gli studenti del piccolo Liechtenstein, seguiti da svizzeri e olandesi. Ma gli italiani, quest'anno, si tolgono la soddisfazione di sopravanzare i quindicenni statunitensi e svedesi. Il ministro Carrozza, che ha partecipato alla presentazione inviando un videomessaggio, ha espresso soddisfazione non nascondendo la preoccupazione per le aree italiane, soprattutto quelle meridionali, che esprimono performance ancora molto al di sotto della media Ocse.

Anche in Lettura e Scienze si registrano dei miglioramenti. L'Italia si piazza al 31° posto per competenze in Scienze dei propri quindicenni, con 494 punti, migliorando il 35° piazzamento del 2009 con 489 punti. Stesso discorso in Lettura  -  dove ci piazziamo al 26° posto, tre posti al di sopra del 2009  -  con 490 punti. La media Ocse non è lontana: 496 punti in Lettura, 494 in Matematica e 501 in Scienze. Ma la media tiene conto di paesi in via di sviluppo  -  come la Tailandia e l'Argentina  -  con performance molto sotto la media Ocse: 375 e 388 punti in Matematica rispettivamente. E' nel confronto con i paesi industrializzati che l'Italia perde la partita. La Germania ci surclassa  -  514 punti in matematica, 508 in Lettura e 524 in Scienze  -  ma anche Francia e Regno Unito ci danno diverse lunghezze in tutti e tre gli ambiti.

Per coloro che vogliono invece vedere il bicchiere mezzo pieno basta confrontare le performance dei quindicenni italiani nel 2012 con quelle del 2009. L'Italia, sottolinea l'analista dell'Ocse Francesca Borgonovi, è uno dei pochi paesi europei a migliorare le proprie performance in tutti e tre i settori. E anche la sperequazione tra i risultati di coloro che si piazzano ai livelli più alti e i compagni che non riescono a raggiungere neppure i livelli minimi di competenze si sta riducendo. I dati Ocse, sottolineano dal ministero, evidenziano anche un aspetto molto importante per la politica italiana in tempo di crisi. Non solo è infatti la spesa complessiva nell'istruzione che determina i risultati. Insomma, non è la quantità dei fondi destinati alla scuola che determina il successo ma come si spendono questi soldi. L'Italia ha infatti tagliato almeno 3 miliardi di euro negli ultimi 5 anni migliorando ugualmente i risultati.