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Nuova Saredegna-Primi no ai tagli della Moratti

chiedono un incontro con i dirigenti scolastici Primi no ai tagli della Moratti Da Siniscola appello a sindacati e partiti politici s.s. SINISCOLA. Il problema di riforma della scuola elementa...

24/02/2003
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Nuova Sardegna

chiedono un incontro con i dirigenti scolastici
Primi no ai tagli della Moratti
Da Siniscola appello a sindacati e partiti politici

s.s.

SINISCOLA. Il problema di riforma della scuola elementare, contiene misure destinate ad avere profonde ripercussioni sulla società italiana ed in particolare, l'anticipo all'età di tredici anni della scelta del percorso di scuola secondaria tra un indirizzo di tipo accademico (corrispondente agli attuali licei), uno di tipo tecnico (gli istituti tecnici ed una versione aggiornata delle scuole professionali) ed uno nuovo definito alternanza scuola-lavoro, pone delle domande sull'efficacia di questa architettura.
È quanto pensano i consiglieri comunitari Natalino Carai, Santina Sini, Bruno Chisu, Massimiliano Cidda, Giuseppe Pipere, Salvatore Curreli, Rocco Celentano, Giuseppina Doneddu, Michele Battaccone, Maria Grazia Boccoli, Salvatore Succu, Franco Doneddu, Giovanni Antonio Carrone, Giuseppe Monne, Gabriele Leoni e Antonio Fancello che chiedono una urgente riunione dell'ente che ha sede a Siniscola con i dirigenti scolastici del territorio per evidenziare i gravi danni che potrebbero venire con la riforma Moratti. Secondo le nuove disposizioni ministeriali infatti, i tagli agli organici della scuola pubblica (oltre 12mila ipotizzati per gli organici del personale docente e tecnico amministrativo ATA e circa 132mila posti vacanti nelle scuole a fronte delle assunzioni) celerebbero l'obbiettivo del governo centrale per un complessivo ridimensionamento della scuola pubblica. Secondo i consiglieri di opposizione della decima comunità montana "Una recente indagine condotta nella provincia evidenzia un quadro impietoso. Negli ultimi anni, lo spopolamento e il calo delle nascite, hanno contribuito ad incrementare il fenomeno della desertificazione e del ridimensionamento di classi ed istituti. Sono a rischio 50 presidenze di istituti comprensivi e superiori mentre solo in Baronia, potrebbero chiudere gli istituti comprensivi di Budoni, Orosei, San Teodoro, Galtellì, Bitti, Lodé e Irgoli, e scuole superiori quali l'agrario ed il commerciale di Siniscola". La conformazione del territorio, la densità abitativa, l'assenza di infrastrutture e servizi oltra lla dispersione scolastica, sono sicuramente cause generali e strutturali in base alle quali, si possono rivendicare anche numeri diversi per queste aree svantaggiate. "Da qui - dicono i sedici consiglieri - l'esigenza di un urgente riunione con i dirigenti scolastici".


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