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Nuova Sardegna-Una riforma frettolosa e imposta dall'alto

Una riforma frettolosa e imposta dall'alto" I sindacati bocciano la sperimentazione voluta dal Ministero a.re. SASSARI. Avvio difficile per l'anno scolastico, che comincia all'insegna della con...

16/09/2002
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Nuova Sardegna

Una riforma frettolosa e imposta dall'alto"
I sindacati bocciano la sperimentazione voluta dal Ministero

a.re.

SASSARI. Avvio difficile per l'anno scolastico, che comincia all'insegna della confusione. Responsabile di questa ripresa movimentata sarebbe la nuova riforma voluta dal ministro della Pubblica istruzione Letizia Moratti. Il nervo scoperto è rappresentato dalla questione del personale precario e dalla proposta per il coinvolgimento delle scuole in un nuovo programma di sperimentazione.
I due punti hanno richiamato il no secco da parte dei sindacati di categoria, che minacciano azioni unitarie di lotta contro i provvedimenti che minano il buon funzionamento della scuola e il futuro di migliaia di lavoratori.
"Ma perché riformare laddove è già stata attuata una riforma recente - afferma Vanna Spanu, segretaria territoriale della Cisl scuola -. Le materne e le elementari rappresentano il fiore all'occhiello della scuola italiana, la cui valenza è riconosciuta a livello internazionale. Questa sperimentazione proposta in maniera frettolosa riporta indietro la scuola italiana. Basti pensare al rispolvero del maestro unico e al al ritorno alle attività integrative, impensabile nell'ambito di una riforma che dovrebbe essere attuata a costo zero e che a livello contrattuale genera un problema di nuove figure professionali che ancora non sono contemplate dal contratto stesso". Dello stesso avviso anche le altre due sigle sindacali. "Alla riforma hanno detto no quasi tutti i collegi dei docenti delle scuole italiane - spiega la segretaria provinciale della Cgil scuola Lalla Odoni - dato confermato anche a Sassari. Su questa sperimentazione hanno pronunciato parere negativo anche il Cnpi (Consiglio nazionale della pubblica istruzione) e l'Anci (Associazione nazionale comuni italiani)".
"È un avvio di anno scolastico all'insegna della contestazione - aggiunge Giuseppe Maccioccu, segretario regionale della Uil scuola -. Mancano i presupposti per l'introduzione del nuovo programma di sperimentazione, in termini di strutture, di personale e di finanziamenti. L'imperativo della Moratti è "risparmio", ma non si può attuare una riforma a costo zero a discapito dei lavoratori".
Altro punto dolente dell'esordio del nuovo anno scolastico è la grave situazione dei precari e del personale tecnico amministrativo. Anche sulla questione le tre sigle sindacali fanno fronte comune, ponendo l'accento su una serie di problemi. A partire dal blocco delle immissioni in ruolo e dal problema che ha visto contrapporsi in maniera, a tratti molto dura, la situazione e le aspettative dei precari abilitati e quelle degli specializzati delle Ssis.


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