FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3844523
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Mussi: «Più soldi ai ricercatori»

Mussi: «Più soldi ai ricercatori»

L'Università ha bisogno di essere svecchiata, di risolvere il problema del precariato e quello degli stipendi troppo bassi dei ricarcatori.

22/01/2008
Decrease text size Increase text size

Vercelli. L'Università ha bisogno di essere svecchiata, di risolvere il problema del precariato e quello degli stipendi troppo bassi dei ricarcatori. Lo ha affermato il ministro dell'Università e ricerca, Fabio Mussi, inaugurando al Teatro Civico di Vercelli il decimo Anno Accademico dell'Università del Piemonte Orientale. «Il vasto esercito di precari su cui si regge l'intero sistema universitario è una bizzarria tutta italiana. Bisogna riaprire l'università ai giovani perché l'età media dei docenti in Italia è la più alta al mondo», ha detto Mussi. Pure il rettore, Paolo Garbarino, nel suo intervento ha sostenuto: «Anche nell'ambito della ricerca occorre trovare un ragionevole limite al precariato». Per questo il rettore ha riconosciuto al nuovo regolamento per il reclutamento dei ricercatori (che oggi all'Università del Piemonte Orientale costituiscono il 34% del corpo docente) «il mezzo di valorizzazione in modo davvero significativo l'esperienza pregressa, ancorchè precaria, dei concorrenti». Ma ha anche aggiunto che «il prossimo passo deve essere regolare lo stato giuridico dei ricercatori», mettendo mano anche a «un'auspicabile modifica della legge 230 la quale prevede che essi, a partire dal 2011, siano assunti solo a tempo determinato. Si tratta di una norma a mio parere iniqua». A proposito delle retribuzioni ai ricercatori, Mussi ha detto: «Non si può più tollerare che un ricercatore guadagni così poco; è il più grande oltraggio al principio del merito, che va rimesso al centro di tutto. Perché il merito non è un'invenzione dei ricchi per fregare i poveri, ma è ciò che meglio si sposa con il principio di eguaglianza». Altro problema sollevato dal ministro è quello dell'eccessiva proliferazione di atenei in Italia. «Quando sono arrivato ne ho trovati 90 di cui 12 telematici. Non ho nulla contro questi ultimi, ma l'università non può essere ridotta a un computer che distribuisce cassette».


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33
Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL