Messaggero-Rieti-I dirigenti si dividono sulle norme salariali del nuovo contratto
Lunedì 26 Maggio 2003 I dirigenti si dividono sulle norme salariali del nuovo contratto che interessa 3200 operat...
Lunedì 26 Maggio 2003
I dirigenti si dividono sulle norme salariali del nuovo contratto che interessa 3200 operatori degli istituti sabini
Gli aumenti che "spaccano" la scuola
"Troppo pochi 147 euro lordi e mancano anche prospettive di carriera"
di STEFANO MARIANTONI
Le valutazioni a caldo sul nuovo contratto della scuola oscillano tra insoddisfazione e moderato appagamento. Per 3.200 lavoratori tra docenti, assistenti tecnici e amministrativi di Rieti e provincia, gli aumenti approvati (in media 147 euro lordi, arretrati con decorrenza gennaio 2002) dovrebbero scattare a partire dalla busta paga di luglio o, al più tardi, da quella di agosto. Un risultato che non sembra saziare più di tanto le aspettative di crescita salariale degli operatori della scuola. Ad ammetterlo sono, per primi, i dirigenti scolastici, che bocciano anche altri aspetti del contratto.
"Quello che è stato riconosciuto è ancora troppo poco - osserva Francesco Palmegiani, capo d'istituto allo Scientifico "Jucci" di Rieti - perché gli stipendi resteranno ancora tra i più bassi d'Europa. Lo sforzo del Governo non accontenta soprattutto la base. Ma non solo: il documento ha altre lacune, perché non tiene conto di alcuni aspetti della riforma della scuola superiore né del processo di completamento dell'autonomia scolastica. Poca chiarezza c'è anche riguardo le progressioni di carriera".
Di diverso parere Roberto Melchiorre, dirigente scolastico dell'Itc di Rieti: "Credo invece che il contratto ribadisca l'importanza dell'autonomia - dice Melchiorre - a mio avviso si tratta di un atto che rivaluta le figure dei professori e del personale Ata, anche se una valutazione sugli effetti va fatta alla luce dell'applicazione della riforma".
L'ipotesi, poi, che il contratto riduca i poteri dei presidi a favore degli organi collegiali e dei sindacati viene respinta dagli stessi capi d'istituto: "Non ci sarà alcuna perdita di funzioni se si manterrà una capacità di gestione concreta - prevede Eros Farese, dirigente della scuola media "Pepoli" di Poggio Mirteto - manterremo anche la possibilità di costruire uno staff di figure intermedie che possano avere anche aspettative di carriera attraverso ruoli qualificati all'interno del piano dell'offerta formativa. Un limite del nuovo contratto è invece quello della distribuzione a pioggia degli aumenti: a mio avviso il Governo avrebbe dovuto trovare il coraggio di ripartire le risorse in base alle prestazioni e alla qualità del servizio. Altra strada percorribile per ottenere l'equiparazione retributiva ai livelli europei è quella della riqualificazione del lavoro anche tramite un aumento delle ore. Finché ci porteremo dietro i limiti delle 18 ore sarà difficile centrare l'obiettivo".
Di riforma Moratti si parlerà oggi, alla sala dei Cordari, nella conferenza di servizio regionale. Relatore d'eccezione Francesco De Sanctis, direttore generale del Ministero dell'Istruzione per il Lazio. Ai dirigenti scolastici reatini sarà illustrato il programma e i materiali da utilizzare per proseguire l'iter formativo e l'aggiornamento di tutti i docenti, da svolgere nel mese di giugno.