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Messaggero-Prof riuniti, si discute il piano della Moratti

INIZIA L'ANNO SCOLASTICO Prof riuniti, si discute il piano della Moratti di ANNA MARIA SERSALE ROMA - Insegnanti in fermento, ma il ministro rassicura: "La riforma andrà in porto e la sperim...

03/09/2002
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Il Messaggero

INIZIA L'ANNO SCOLASTICO

Prof riuniti, si discute il piano della Moratti
di ANNA MARIA SERSALE

ROMA - Insegnanti in fermento, ma il ministro rassicura: "La riforma andrà in porto e la sperimentazione verrà attuata senza problemi e l'anno partirà regolarmente, con tutti i professori al loro posto, le nomine sono state fatte al 93 per cento, prima dell'inizio delle lezioni sarà tutto ultimato". Ma le parole della Moratti non bastano a placare gli animi. "Troppi problemi irrisolti", incalzano i prof. I precari rincarano la dose: "Criteri delle graduatorie confusi, siamo stati scavalcati". La scuola ha aperto i battenti: oggi prende il via il nuovo anno scolastico. Ottocentomila insegnanti sono tornati negli istituti per avviare la programmazione didattica e per rispondere alla proposta del ministro dell'Istruzione di sperimentare anticipatamente la riforma che è in discussione in Parlamento. Dopo la pausa estiva i collegi dei docenti si riuniranno, tra oggi e domani, per discutere del piano Moratti. Se l'istituto al quale appartengono ha le caratteristiche richieste dal decreto, potranno formalizzare la richiesta per partecipare al test. Tra le novità, inglese e informatica fin dal primo anno delle elementari; l'insegnante tutor o maestro prevalente (simile al vecchio maestro unico, ndr); anticipo a due e cinque anni e mezzo per materna ed elementare. Non tutte le scuole possono sperimentare la riforma. Il Consiglio dei ministri un mese fa ha bocciato la sperimentazione a tappeto. Non c'erano garanzie: mancavano stanziamenti, strutture e i tempi erano troppo stretti. Allora insorsero anche i sindacati: "Troppe contraddizioni, troppi errori". "Molte situazioni vengono presentate come una novità assoluta, in realtà non è così - afferma Massimo Di Menna, segretario nazionale della Uil - Il 25% dei bambini di prime e seconda elementare già studia l'inglese, percentuale che sale al 75% per quelli di terza, quarta e quinta. La verità è che non ha senso introdurre a tutti i costi una riforma, scavalcando il Parlamento".
La sperimentazione si farà tra un numero ristretto di istituti, 200 circoli didattici in tutto, corrispondenti a circa 800 scuole, che si sono già candidate. Ma i sindacati criticano l'iniziativa, anche se ridimensionata. A ciò si aggiungono altri due problemi esplosivi: graduatorie e contratto.
Enrico Panini, Cgil, spara a zero: "Sarà un autunno caldo, è in corso un grave attacco alle regole e ai diritti, la situazione della scuola ormai è paradossale". La Cisl sollecita "l'immediata soluzione dei problemi legati alle nomine, ogni ulteriore ritardo nega il lavoro a chi ne ha diritto, va garantita uniformità di trattamento su tutto il territorio nazionale". E Alessandro Ameli, coordinatore nazionale della Gilda chiede: "Subito l'aggiornamento delle graduatorie. In attesa del Consiglio di Stato, la Moratti non può ostinarsi ad ignorare la sentenza del Tar". Il contratto della scuola, che riguarda un milione di persone, è scaduto a dicembre del 2001. Ma la trattativa è in alto mare: "Manca perfino l'atto di indirizzo del governo", denunciano i sindacati. E gli insegnanti, in attesa da anni dell'adeguamento dei salari ai livelli europei, sono pronti allo sciopero. Anche i capi di istituto hanno una rivendicazione: i loro stipendi vanno allineati al resto della dirigenza statale.


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