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Messaggero-Moratti: "Meno materie, ma ben insegnate"

Simposio per tracciare il nuovo profilo dello studente. Frabboni, preside di Scienze della formazione: "C'è il rischio di un'istruzione troppo selettiva" Moratti: "Meno materie, ma ben insegnate" I...

21/12/2002
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Il Messaggero

Simposio per tracciare il nuovo profilo dello studente. Frabboni, preside di Scienze della formazione: "C'è il rischio di un'istruzione troppo selettiva"
Moratti: "Meno materie, ma ben insegnate"
Il ministro incarica 250 esperti per i nuovi piani di studio: torniamo alla tradizione liceale
di ANNA MARIA SERSALE

ROMA - Il liceo sarà il modello al quale ispirarsi per i nuovi piani di studio. Pochi saperi, ma approfonditi. Letizia Moratti mette al bando la "proliferazione enciclopedica di materie". "Dopo un prolungato periodo di sperimentazione - dice il ministro - che ha prodotto troppe materie e un conseguente aumento del carico delle lezioni è necessario, pur tenendo conto delle innovazioni, ritornare al più prezioso messaggio della tradizione liceale. E cioè quello di insegnare poche cose, ma insegnarle molto bene". La Moratti ha convocato 250 esperti del mondo della scuola, dell'università e della cultura per chiedere "suggerimenti" prima di stendere i nuovi piani di studio. Durante l'incontro il ministro ha spiegato quali sono i suoi obiettivi: "Ai ragazzi va dato tutto il tempo per la rielaborazione personale e l'approfondimento". Poi ha aggiunto: "Ci aspettiamo, per questo, che il liceo riconquisti la sua dimensione unitaria, essenziale, centrata sull'elaborazione critica e sull'apertura mentale".
I nuovi indirizzi della secondaria, infatti, saranno otto: artistico, classico, economico, linguistico, musicale, scientifico, tecnologico e delle scienze umane. Spariranno gli "istituti", si chiameranno tutti "licei" (saranno alternativi alla formazione professionale, che sarà di soli 4 anni). I licei avranno tutti durata quinquennale e l'attività didattica si svilupperà in due periodi biennali e in un quinto anno che approfondirà le conoscenze di indirizzo. "Ci aspettiamo - ha aggiunto ancora il ministro - che il liceo riconquisti la sua dimensione unitaria, essenziale, centrata sulla elaborazione critica". Mentre molti licei saranno una riedizione rivista e corretta di precedenti indirizzi, il liceo musicale sarà una novità assoluta: "Nella riforma la musica e la danza avranno un ruolo ben visibile", ha più volte detto la Moratti.
La Moratti già in passato aveva sottolineato la sua intenzione di "rivalutare la nostra tradizione", riconoscendo al "liceo classico un ruolo fondamentale nella capacità di insegnare a ragionare in maniera critica". "Una sorta di esaltazione del liceo - è la critica mossa da Maria Chiara Acciarini, capogruppo dei Ds in Senato - Che dimostra scarsa coscienza della ricchezza culturale della scuola italiana. Eppoi, poche materie, che cosa vuol dire, altri tagli?".
E Franco Frabboni, preside di Scienze della formazione all'Università di Bologna, mette in guardia: "Fare una grande insalata dei saperi è certamente negativo, ma la cultura e la scienza del nostro tempo sono molto complessi. Non possiamo pensare di "spegnere" nella scuola discipline importanti. Eppoi, c'è un rischio, quello di tornare ad una scuola selettiva, soprattutto selettiva per censo. Basti pensare alla sottolineatura del liceo e ai due canali paralleli, comprendendo la formazione professionale: sono contrario che quest'ultima diventi alternativa all'istruzione".


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