FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3790983
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Messaggero-I presidi: noi, responsabili e vittime due volte Cittadinanzattiva: ci rivolgeremo ai magistrati

Messaggero-I presidi: noi, responsabili e vittime due volte Cittadinanzattiva: ci rivolgeremo ai magistrati

LE FORZE IN CAMPO I presidi: noi, responsabili e vittime due volte Cittadinanzattiva: ci rivolgeremo ai magistrati ROMA - I presidi stanno tra l'incudine e il martello, sono il pr...

04/11/2004
Decrease text size Increase text size
Il Messaggero

LE FORZE IN CAMPO
I presidi: noi, responsabili e vittime due volte Cittadinanzattiva: ci rivolgeremo ai magistrati
ROMA - I presidi stanno tra l'incudine e il martello, sono il primo soggetto chiamato in causa se le cose non vanno. Responsabili della sicurezza, equiparati dalla legge ad un datore di lavoro, i presidi rischiano di vedersi addossare tutte le responsabilità e di rispondere anche penalmente di eventuali incidenti. "Siamo vittime due volte, anche se non sarà così - afferma Giorgio Rembado, leader nazionale dei dirigenti scolastici - Infatti, siamo riusciti a dimostrare che la nostra responsabilità finisce nel momento in cui mandiamo le carte ai referenti istituzionali, ossia ai Comuni o alle Province. Del resto, non potrebbe essere diversamente. Come può, un preside, rispondere di lavori che spettano ad altre istituzioni? Potremmo essere chiamati in giudizio solo nel caso in cui ci fosse una inadempienza formale, una mancanza di denuncia del problema". I presidi, da sempre, combattono per "avere strutture adeguate e in regola con le leggi". "Ma - continua Rembado, presidente dell'Anp - le nostre denunce sono rimaste inascoltate. E' chiaro, c'è un problema di fondi. A questo il governo dovrebbe porre rimedio con urgenza. Ma, per risolvere i problemi strutturali, occorrerebbe anche la semplificazione delle procedure: per le autorizzazioni allo svolgimento dei lavori ci vogliono tempi biblici".
Contro l'ennesima proroga della legge sulla sicurezza si sono mobilitate i genitori e le associazioni. Cittadinanzattiva è pronta alla mobilitazione e annuncia: "Ci rivolgeremo alla magistratura - afferma Teresa Petrangolini - denunciando chi chiede la proroga e chi firma il decreto. La proroga è uno scandalo. Vogliamo che vengano identificate le responsabilità, a livello regionale e nazionale. Non è possibile che anche stavolta la legge venga messa da parte. Al ministero c'è chi parla di 'proroga parziale': non sarebbero ancora obbligatorie le certificazioni antincendio, l'agibilità statica, il piano di emergenza e il documento di valutazione dei rischi. Ma in che mondo viviamo? Si può rinviare la sicurezza, dimenticando la tragedia di San Giuliano? Si può stare in Europa ignorandone le direttive? Come cittadini non sappiamo se sentirci presi in giro o se cedere ad un sentimento di sconforto".
Cittadinanzattiva, intanto, ha indetto una giornata nazionale dedicata alla sicurezza nella scuola: il 25 novembre ci saranno iniziative per sensibilizzare le istituzioni. E continua l'azione dei sindacati. La Cgil ogni anno presenta un suo dossier: "Le strutture sono allo sfascio, la politica dei rinvii è folle". Stessa posizione da parte della Uil: "Gli standard di sicurezza - commenta Massimo Di Menna - non vengono rispettati, da anni denunciamo le inadempienze".
A. Ser.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL