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Messaggero-Dopo l'allarme della Uil il ministro rassicura: abbiamo già invertito il trend negativo con migliaia di assunzioni.

Prof anziani? Un problema europeo. Dopo l'allarme della Uil il ministro rassicura: abbiamo già invertito il trend negativo con migliaia di assunzioni. Da Milano Enrico Lenzi "L'invecchiamento ...

14/01/2005
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Il Messaggero

Prof anziani? Un problema europeo.
Dopo l'allarme della Uil il ministro rassicura: abbiamo già invertito il trend negativo con migliaia di assunzioni.

Da Milano Enrico Lenzi

"L'invecchiamento del corpo docente? Un problema che abbiamo in comune con tutti gli altri Paesi europei". All'indomani dell'allarme lanciato dalla Uil-scuola sul progressivo innalzamento dell'età media tra i docenti italiani, il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti sembra guardare al futuro con ottimismo. "Del resto in questi ultimi anni - spiega - siamo intervenuti con una serie di iniziative importanti". E sciorina alcuni dati: migliaia di assunzioni, riduzione del precariato, riorganizzazione dell'organico. Insomma il futuro dovrebbe essere meno nero di quello dipinto dalla ricerca commissionata dalla Uil-scuola.
Ma il mondo sindacale appare tutt'altro che rassicurato. "Nell'ultimo quinquennio - sottolinea Massimo Di Menna, segretario nazionale della Uil-scuola - il numero dei docenti è sceso di 16mila unità, nonostante l'immissione in ruolo di migliaia di docenti". Un trend che per il sindacato è "destinato a proseguire". Il blocco del "turn over" farà il resto con sempre meno giovani inseriti a sostituire i docenti giunti alla pensione. E così lo scenario che emerge dalla ricerca è di un corpo docente per quasi tre quarti "over 50" tra dieci anni.
"Tanti timori e allarmi mi sembrano paradossali" commenta Roberto Pellegatta presidente nazionale della Disal (associazione professionale dei dirigenti scolastici). "Nel passato la lotta alle pensioni-baby nel pubblico impiego, scuola compresa, venne salutata come un atto di giustizia nei confronti degli altri lavoratori. Nulla da eccepire, se non per il fatto che non si valutò allora l'impatto che l'innalzamento dell'età pensionabile avrebbe avuto nell'organizzazione scolastica. Organizzazione che, tra l'altro, non prevede una vera carriera per il docente". E così nelle classi elementari "troviamo docenti di 60 anni. Ovviamente niente di male perché sono insegnanti carichi d'esperienza professionale, ma l'approccio e la fatica sono differenti da quelli sostenuti da un collega, magari quarantenne".
E per gli aspiranti giovani docenti? Secondo i sindacati si prospetta loro ancora un futuro da precari in attesa che si regolarizzi il sistema dei concorsi o che venga rivisto il meccanismo di assunzione, che, con il nuovo percorso di formazione dei docenti, è al vaglio del ministero. Un passaggio decisivo, anche per il futuro della riforma Moratti. Un cambiamento non solo organizzativo, ma anche sostanziale che avrà nei docenti il pilastro principale."


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