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Mattino-Scuola, rischio caos sulle iscrizioni

Scuola, rischio caos sulle iscrizioni ANNA MARIA ASPRONE Liceo classico o scientifico, istituto professionale, tecnico o industriale. Appena venti giorni di tempo per migliaia di student...

05/01/2006
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Il Mattino

Scuola, rischio caos sulle iscrizioni

ANNA MARIA ASPRONE Liceo classico o scientifico, istituto professionale, tecnico o industriale. Appena venti giorni di tempo per migliaia di studenti che dovranno prendere una delle decisioni più importanti della vita: quale scuola frequentare il prossimo anno. E mentre si avvicina la scadenza del 25 gennaio, termine ultimo per presentare la domanda di iscrizione per le prime classi (dalle materne alle superiori) cresce tra genitori e studenti l'ansia e la preoccupazione di fare la scelta giusta. Soprattutto per la confusione scaturita dal polverone che la riforma ha sollevato lo scorso anno. Scegliere tra il liceo o l'istituto professionale non è stato mai facile per i ragazzi, ora però con la riforma divenuta legge, diventa tutto più complicato. A poco vale la consapevolezza che l'attuazione è slittata all'anno 2007/2008. Tanti restano i punti interrogativi che ancora confondono le idee di chi è alle prese con il modulo di iscrizione, on line o cartaceo. Molti si chiedono se, frequentando quest'anno il primo corso delle Superiori, si troveranno l'anno prossimo alle prese con un ordinamento nuovo ma diverso da quello scelto ora. In realtà il ministero ha assicurato che tutto resterà immutato per chi inizia ora e che nell'anno della riforma ci sarà una coesistenza dei due ordinamenti e non un accavallamento. "La riforma Moratti rischia di produrre effetti deflagranti sulle iscrizioni se non si corre subito ai ripari individuando le modalità utili a gestire questa nuova fase" dice Luigi Bifulco, segretario generale della Cisl Scuola di Napoli. "Le Medie non orientano gli alunni nella scelta delle Superiori. Per cui, si sceglie l'indirizzo d'istinto, o per convenienza o in base alle scelte dei genitori, senza avere avuto la possibilità di elaborare un'idea ragionata. Poi c'è il rischio del sovradimensionamento dell'istituto scelto e quindi di essere scartati per una valutazione fatta non si sa da chi e su quale base". Giudizio negativo, dunque per la Cisl che punta il dito sulla mancata politica di concertazione con i sindacali. Per Luigi Panacea, segretario della Uil Scuola grande è l'apprensione tra alunni e genitori per la scelta dell'istituto . "Migliaia di ragazzi si iscriveranno ad una scuola che in realtà è superata dalla rifoma - dice Panacea - i ragazzi che si iscriveranno ora lo faranno sulla base dell'attuale ordinamento con un ciclo di studi che resterà invariato per 5 anni. La riforma partirà dal 2007-2008. Ciò determina un forte disagio per le incertezze sulla coesistenza di due sistemi e la poca chiarezza che accompagna il destino degli istituti tecnici e professionali". "Ci hanno detto che calano gli alunni nelle scuola di base a Napoli - dice infine Franco Buccino, segretario dell Cgil Scuola - quindi si prepara un anno con un numero ridotto di docenti e personale Ata. La riforma a Napoli significa una riduzione del tempo scuola e i tagli del personale, mettono in difficoltà tutte le scuole. Negli istituti superiori alla riduzione del personale si aggiungono annunciate sperimentazioni che non garantirebbero neanche il titolo di studio. Per non parlare del doppio canale e della paventata regionalizzazione degli istituti professionali: entrambi i problemi portano all'ingolfamento dei licei, che devono fare i conti con aule sovraffollate e un'utenza alla quale non sono preparati".


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