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Marco Bussetti "Maturità impossibile? Non sarà così. Ma i ragazzi vanno allenati alla fatica"

Questa volta sarò io a scegliere i temi. L’anno scorso mi sono astenuto perché anche mia figlia doveva dare l’esame: si è diplomata con 85 C’è l’ok del Mef a 40mila assunzioni sul sostegno Il primo concorso, per 14mila posti, sarà a giugno. La supplentite? Un problema ereditato

31/01/2019
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la Repubblica

Corrado Zunino

Ministro Bussetti, i due docenti universitari che si sono espressi su "Repubblica" a proposito della nuova Maturità sono d’accordo su un’unica questione: perché cambiare ancora? Perché ad anno in corso?

«Abbiamo rivisto l’esame perché obbligati da una legge varata nel 2017 dalla ministra Fedeli.

Dovevamo renderla operativa, lavorare sui dettagli».

Il risultato è che l’Esame di Stato di quinta superiore viene cambiato ogni anno. All’estero non è così. Il filologo Federico Condello ha riassunto: "Partorire qualcosa di bello in meno di tre mesi riesce solo ai gatti". Non era meglio annunciare la riforma del Latin-Greco e renderla operativa a giugno 2020?

«Forse che la scuola non sapeva che dal 2017 esisteva una riforma?».

Qualche professore informato forse sì, sembra più difficile che gli studenti fossero aggiornati sulle scelte amministrative dei governi che si succedono.

«Con gli studenti non sarebbe servito neppure muoversi con un anno di anticipo. I ragazzi di quarta sono presi dal loro anno scolastico, avrebbero pensato alla Maturità soltanto in quinta. L’orizzonte di un diciottenne è la stagione».

Vuole spiegare in che cosa consisterà la seconda prova al liceo classico? Latin-Greco o Greco-Latino? O Latino-Greco con inquadramento in Italiano?

«Lo mostreremo il 19 febbraio, con la prima simulazione. I nostri esperti sono al lavoro. Ho integrato la commissione, che già conta centinaia di figure, con nuovi docenti scolastici di alto profilo. La vera questione, però, è la prova del Liceo scientifico».

La Mate-Fisica.

«Quest’anno, anche senza riforma, sarebbe uscita Fisica. Un obbligo.

Non esce mai e siamo qui per dare un segnale di serietà. A quel punto, meglio offrirla insieme alla Matematica, che poi è la disciplina naturale per risolvere un problema di Fisica. Con i giusti pesi. La materia cui gli studenti dello scientifico dedicano più ore in classe, cioè la Matematica, avrà maggiore importanza nello svolgimento della prova».

Restano molti misteri, e il terrore dei candidati.

«La Maturità 2019 non sarà difficile, d’altro canto non lo è mai stata. Con tutti quei promossi, il 99,6 per cento ogni anno».

La Maturità si misura sul voto

ottenuto, non sul suo superamento.

«E noi abbiamo dato fino a 40 punti per il rendimento del triennio finale. Ne bastano altri venti per essere promossi con il "sei"».

Gli studenti rimpiangono la tesina, un lavoro originale e multidisciplinare.

«Mancherà anche a me, ma era nella legge ».

Poteva reintrodurla, il Latin-Greco è opera vostra: quando volete intervenite.

Sembra che, dopo aver inventato una seconda prova così dura, vi siate scervellati per alleggerire tutto il resto.

«Sulla tesina c’era anche il problema dei troppi copia e incolla da internet. Il test Invalsi l’abbiamo tolto come requisito d’accesso perché con la Maturità non c’entra niente e penalizzava gli studenti stranieri. L’Alternanza scuola-lavoro non è più centrale perché non si può basare un Esame di Stato sul racconto scritto di come hai preso il brevetto da bagnino».

Serve ancora questa Maturità, ministro?

«Certo che serve. Dobbiamo insegnare ai ragazzi ad affrontare le prove, a faticare per superare la crisi, altrimenti non cresceranno mai. La vita ti dà problemi e ti chiede di risolverli. Direi anzi che la Maturità arriva tardi: dovremmo introdurre test intermedi, non selettivi».

(Il ministro canta Venditti: «Maturità, t’avessi preso prima...»).

Sarà il primo anno in cui lei sceglierà i temi.

«Sì, l’anno scorso, insediato da pochi giorni, mi sono astenuto perché mia figlia doveva sostenere l’esame. Non mi avrebbe mai chiesto nulla, ma meglio non rischiare. Nel 2018 sono uscite le proposte degli ispettori, senza parere del ministro».

Com’è andata alla figlia?

«Bene, 85/100, istituto tecnico quadriennale».

Secondo lei come sarà la Maturità 2019?

«Più giusta, con gli stessi tempi per tutti negli scritti e nell’interrogazione finale. Si è fatta ironia sull’orale che parte con la scelta di una busta fra tre, ma questo sorteggio garantisce imparzialità. Non ci sarà più un candidato cui la commissione dirà: "Scelga un tema a piacere" e un altro che dovrà rispondere sul Risorgimento. Equità. E con le griglie nazionali non ci saranno differenze di valutazione tra Nord e Sud. Ho visto il lavoro della Fondazione Agnelli, nell’Italia meridionale gli standard scolastici restano inferiori e i voti della Maturità superiori. Non si spiega».

State provando ad assumere nuovi precari. Le graduatorie Gae vuole esaurirle? Come Renzi?

«Lo dice il nome stesso: graduatorie a esaurimento, a un certo punto si tira una riga. Non so dire i tempi».

Siamo a un livello record di supplenti: 153mila, ventitremila in più dell’anno scorso.

«È un problema grave, che abbiamo trovato».

Con Quota 100 ci sarà l’ esodo dei docenti?

«Valutiamo 10 mila pensionamenti in più».

Il sostegno?

«Le Finanze hanno dato il via libera a tre bandi per l’assunzione di quarantamila docenti . Il primo, per 14mila posti, sarà entro giugno».


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