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Libertà-Scuola verso la riapertura, tutti i nodi al pettine

Scuola verso la riapertura, tutti i nodi al pettine Forse è ancora presto per dire se il 2003 sarà un a...

04/01/2003
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Libertà

Scuola verso la riapertura, tutti i nodi al pettine


Forse è ancora presto per dire se il 2003 sarà un anno 'caldo' per la scuola, sicuramente i tagli apportati dalla nuova finanziaria per i sindacati di categoria continuano a scottare. Mentre le vacanze sono ormai agli sgoccioli si iniziano a delineare quelle che saranno le priorità e gli obiettivi di Cgil, Cisl e Uil per il mondo della scuola. In programma una mobilitazione nazionale prevista per la metà di febbraio e che vedrà riuniti i tre sindacati confederali e Snals (a differenza delle manifestazioni dell'autunno che avevano visto separati Cgil e Cisl e Uil ). Sostegno: tallone d'Achille della scuola piacentina. "Dovrebbe venire rinnovata verso la metà di febbraio una convenzione con il comune di Piacenza che riguarda l'assistenza agli alunni portatori di handicap" ha spiegato Marina Molinari di Cisl Scuola. "Questa riguarda l'impiego di personale che assista ragazzi con patologie particolarmente gravi, e che potrebbe venire messa a rischio dai tagli apportati dalla Finanziaria agli enti locali - ha aggiunto Raffaella Morsia di Cgil Scuola - senza contare che l' articolo 35, comma 7 del documento sembra incrinare su quest'aspetto l'autonomia scolastica: l'attivazione di posti di sostegno in più in base base al rapporto insegnanti - alunni diventa di competenza dell' Ufficio Scolastico Regionale, mentre in precedenza erano autorizzati direttamente dal dirigente scolastico". Oltre a questo, prosegue la Morsia, i criteri per stabilire se un ragazzo sia portatore di handicap o meno, che un tempo venivano stabiliti dall' Organizzazione Mondiale della Sanità adesso saranno definiti da un decreto del presidente del consiglio, su proposta dei ministri dell' Istruzione della Salute. "Un segno di inciviltà" commenta. Mobilitazione unitaria. "Per questo sciopero i sindacati torneranno uniti in piazza a metà febbraio, l' intento è di portare a Roma quanta più gente è possibile" ha spiegato la Molinari. La mobilitazione è stata decisa dopo l' incontro che si è tenuto il 19 e il 20 dicembre scorso con il ministro Letizia Moratti, dopo il mancato accordo su questioni fondamentali come la mancata immissione in ruolo dei docenti, stabilità degli organici e decreto 'tagliaspese'. Revoca dei tagli alle private. Il famoso decreto che prevede una riduzione del 15% delle uscite correnti per tutti i ministeri e la sanità regionali, è stato revocato dal ministro Tremonti per gli istituti paritari, e si va ad aggiungere ai 90 milioni di euro in tre anni stanziati per compensare le spese sostenute dalle famiglie per iscrivere i figli alle paritarie. Decisione che ovviamente non incontra il favore dei sindacati: "Una decisione iniqua e penalizzante per la scuola pubblica" dice la Morsia. "E che non può che lasciare ulteriore spazio per le nostre battaglie" aggiunge la Molinari.



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