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Liberazione-Scuola, per la Cgil è allarme sicurezza negli edifici di mezza Italia -Dossier dell'Flc a tre anni dalla tragedia di San Giuliano di Puglia

Scuola, per la Cgil è allarme sicurezza negli edifici di mezza Italia Dossier dell'Flc a tre anni dalla tragedia di San Giuliano di Puglia Fabio Sebastiani Lo sfascio della scuola italiana...

01/11/2005
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Liberazione

Scuola, per la Cgil è allarme sicurezza negli edifici di mezza Italia
Dossier dell'Flc a tre anni dalla tragedia di San Giuliano di Puglia
Fabio Sebastiani
Lo sfascio della scuola italiana? Basta dare un'occhiata allo stato di "insicurezza" degli edifici in cui viene ospitata. A tre anni
dalla tragedia di San Giuliano di Puglia, nella quale morirono 27 bambini, esce il dossier redatto dalla Flc-Cgil sul "disastro annunciato": pessime condizioni di igiene e sicurezza, presenza di amianto e di radon, strutture vecchie e fatiscenti. Ma quel che più inquieta è lo stato di assoluto ritardo nell'erogazione dei fondi e nel rispetto delle procedure di adeguamento e messa in sicurezza.
Da quel tragico 31 ottobre 2002, sottolinea il sindacato nel dossier, ben poco è stato fatto per mettere a norma gli edifici scolastici: le risorse stanziate "sono risultate inadeguate, gli stessi finanziamenti previsti per le scuole colpite da calamità naturali sono rimasti sulla carta e a tutt'oggi non sono ancora esigibili". L'unica iniziativa del governo, secondo la Cgil, è stata quella di "ricorrere ancora allo strumento della proroga, spostando al 30 giugno 2006 la scadenza per la messa a norma degli edifici scolastici per le sole opere già programmate". Infine, nella bozza di Finanziaria "il capitolo sicurezza nelle scuole ed edilizia scolastica risulta vuoto".

I numeri del dossier non lasciano adito a interpretazioni. Nelle 10.798 istituzioni scolastiche, dislocate in 41.328 edifici, ogni giorno studiano e lavorano circa 10 milioni di persone. Gran parte di questi edifici (il 48,97%) sono stati costruiti prima del 1965; mentre solo il 5,11% ha visto la luce nell'ultimo quindicennio. L'amianto è certificato in 6.769 edifici (16,38%) - e il radon, un gas fortemente nocivo che provoca cancro ai polmoni, è stato attualmente accertato in una novantina di edifici scolastici ma gli esperti, avverte la Cgil, ritengono che il fenomeno possa essere più significativo.

Secondo i dati di una indagine del Miur, 23.557 edifici (il 57%) non hanno il certificato di agibilità statica; 23.702 (il 57,35%) sono privi del certificato di agibilità sanitaria; 14.919 (il 36,10%) non hanno gli impianti elettrici a norma; 29.066 (il 70,33%) presentano barriere architettoniche; solo in 1 scuola su 3 ha le scale di sicurezza. Si stima che 13.688 edifici (il 33,12%) abbiano bisogno urgente di manutenzione. Ancora più drammatici i dati che ci danno lo scenario in caso di emergenza, dal momento che il 90% degli edifici ha ingressi che non dispongono di standard di sicurezza adeguati; il 91% non ha l'ingresso facilitato per disabili; nel 70% dei casi non esistono gradini antiscivolo; nel 20,65% non è stata installata la chiusura antipanico; in 1 scuola su 5 le vie di fuga non sono adeguatamente segnalate. Inoltre, il 73,21% delle scuole non è in possesso del certificato di prevenzione incendi; il 20,59% non ha fatto prove di evacuazione e quindi non è in grado di far fronte a situazioni di emergenza. A ciò si aggiunge che le scuole italiane sono soggette a ulteriori rischi dovuti alla particolarità geologica del nostro territorio e alla vicinanza ad aree industriali, antenne emittenti radio televisive, elettrodotti ecc.. Anche qui le statistiche ci offrono un quadro quanto mai sconcertante: 13.932 edifici (33,71%) sono situati in località a rischio sismico; 6.497 (15,72%) sono ubicati vicino alle antenne emittenti radio televisive; 5.331 (12,90%) sono in prossimità di aree industriali; 2.500 (6,05%) si trovano in prossimità di elettrodotti ad alta tensione e bassa tensione; 1.773 (4,29%) si trovano vicino a fonti di inquinamento acustico; 756 (1,83%) sono situati vicino a strutture militari; 500 (1,21%) vicino ad aeroporti.

Ecco perché gli infortuni occorsi agli alunni, censiti dall'Inail, sono in costante aumento: nel 2004 si sono avuti il 10% dei casi in più rispetto all anno precedente. Come pure sono cresciuti gli infortuni tra gli insegnanti e il personale ata (5.290 casi).

Inoltre, 714 scuole non hanno ancora provveduto alla stesura del documento di valutazione dei rischi; in 1.144 istituti non si è ancora provveduto alla designazione dei responsabili del servizio di prevenzione e protezione. Sono ben 3.500 le scuole che non hanno predisposto il piano di evacuazione dei rischi. Mentre oltre il 20% delle scuole non ha attivato il servizio di prevenzione e protezione, il servizio antincendio e il servizio di primo soccorso.

Di fronte a questo scenario "allarmante", secondo la Flc-Cgil il governo ha dimostrato "indifferenza" e "disimpegno", ridimensionando le risorse destinate all'edilizia scolastica e facendo stagnare quelle destinate alla sicurezza. A fronte di stanziamenti complessivi per 2.964 miliardi di vecchie lire nei sei anni dal 1996 al 2001, nel triennio 2003/2005 sono stati stanziati meno di 462 miloni di euro coprendo solo due annuualità: per il 2005, infatti, non ci sono stati finanziamenti.



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