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La Stampa-Nuove indiscrezioni sulla manovra: torna il maestro unico e addio alle cure termali

Nuove indiscrezioni sulla manovra: torna il maestro unico e addio alle cure termali ROMA Una stretta decisa su scuola, sanità, pubblica amministrazione ed enti locali. Ma anche i soldi per i co...

21/09/2002
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La Stampa

Nuove indiscrezioni sulla manovra: torna il maestro unico e addio alle cure termali

ROMA Una stretta decisa su scuola, sanità, pubblica amministrazione ed enti locali. Ma anche i soldi per i contratti dei dipendenti statali e il primo modulo della riforma fiscale. Sarebbero questi i capisaldi della manovra di bilancio che il Governo si appresta a varare, per una cifra complessiva che dovrebbe aggirarsi attorno ai 20-22 miliardi di euro, e che il Tesorto però non conferma. "La Finanziaria 2003 non è ancora stata scritta - è scritto in una nota ufficiale diffusa ieri sera - pertanto le indiscrezioni apparse in questi giorni sulla stampa in merito ad ipotetici provvedimenti sui più svariati settori sono prive di fondamento". Confermato, invece, l'obiettivo più volte ribadito dallo stesso ministro dell'Economia Tremonti in tutte le occasioni ufficiali: rispetto del Patto si stabilità europeo sul fronte del "rigore" e di quello per l'Italia sul versante dello "sviluppo". In questo modo, i tecnici di via XX Settembre sperano di poter mantenere il rapporto tra deficit e Pil sotto il 2% nel 2002 e "close to balance" nel 2003, creando al contempo le condizioni per far ripartire l'economia. A varare la legge ci penserà il consiglio dei Ministri del 30 settembre. Mentre mercoledì della prossima settimana il governo incontrerà le parti sociali, prima della partenza di Tremonti per Washington, dove tra venerdì e sabato è atteso da una riunione del G7 e dall'assemblea annuale del Fondo monetario internazionale. Ecco le principali misure che, secondo le indiscrezioni, sarebbero allo studio dei tecnici. SCUOLA. La Finanziaria varerà una vera e propria mini-riforma. Dal prossimo anno scolastico si tornerà al maestro unico pluridisciplinare, affiancato da altri insegnanti solo per l'insegnamento della lingua straniera e per il tempo prolungato. Sarà tagliato il numero delle classi e verranno ridotti del 40% i fuori ruolo e del 20% il personale ausiliario. Si alza il rapporto fra insegnante di sostegno e alunni portatori di handicap. PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. Assunzioni bloccate per tutto il 2003 anche per i vincitori di concorso, salvo alcune deroghe, e tagli del 10% alle spese di ministeri ed enti previdenziali. Maggiori necessità saranno finanziate attraverso un fondo controllato direttamente dal ministero dell'Economia. Rafforzamento del ruolo della Consip e del ricorso alle aste on line per l'acquisto di beni e servizi.CONTRATTI PUBBLICI. La finanziaria conterrà le risorse necessarie al rinnovo: 750 milioni di euro. Previsti incentivi per il personale e il rafforzamento delle dotazioni di forze armate e di sicurezza. SANITÀ. Saranno ridotti i posti letto per abitante. Il Servizio sanitario nazionale non rimborserà più le cure termali. Saranno diminuite le giornate di degenza ospedaliera per limitare la durata delle liste d'attesa. Le Regioni dovranno controllare ricette e prescrizioni e mantenersi con rigore all'interno dei tetti fissati dal patto siglato in agosto.PENSIONI. Salterà, anche se progressivamente, il divieto di cumulo lavoro pensione. Dovrebbe poi aumentare dal 2003 la platea dei pensionati che beneficeranno dell'aumento a 516 euro: allo studio l'innalzamento del tetto per i coniugi che aspirano all'aumento da 11.878 a 13.427 euro di euro e abbassamento del tetto d'età per gli invalidi civili attualmente fissato a 60 anni.ENTI LOCALI. Diventeranno più stringenti i confini del Patto di stabilità interno. Il saldo finanziario dovrà migliorare di circa il 3%. E oltre il 3% non potrà andare l'aumento delle spese.CONSUMI. Il Governo punta ad un massiccio rilancio dei consumi delle famiglie, che potranno iniziare a spendere di più grazie ad una riduzione della pressione fiscale che partirà con l'avvio del primo modulo della riforma dell'Irpef. Allo studio sarebbero anche misure di incentivi alla rottamazione di Pc ed elettrodomestici. Allo studio anche sgravi per la pubblicità che nelle intenzioni del governo potrebbe essere un modo indiretto di aiutare i consumi a crescere.CONCORDATO FISCALE. Il governo si appresta a proporre ai contribuenti e in particolare alle imprese un doppio concordato: uno per chiudere il passato, che in Parlamento potrebbe assumere anche le sembianze del "condono tombale" e uno triennale per il futuro rivolto soprattutto alle Pmi e legato agli studi di settore.IRPEF. Dovrebbe partire il primo modulo della riforma con l'introduzione dell'aliquota al 23% al posto di quelle al 18%, 24% e 32%. La nuova aliquota dovrebbe riguardare i redditi fino a 25 milioni di lire e sarà accompagnata dalla trasformazione delle detrazioni in deduzioni e dall'introduzione della "no tax area" per i redditi più bassi, presumibilmente fino a 8-10 milioni.


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