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L'Arena: Scuola, sos del governo

Fioroni: «È emergenza educativa sulla preparazione degli studenti». Il 27 vertice a Palazzo Chigi

23/12/2007
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L'Arena

ROMA
Il 27 dicembre, il premier Prodi e i ministri dell’Economia, dell’Università, della Pubblica istruzione e dell’Attuazione del programma parleranno di emergenza educativa. L’urgenza è stata ribadita ieri in consiglio dei ministri, da Giuseppe Fioroni, ministro della Pubblica istruzione alla luce dei risultati dell’ultima indagine Pisa-Ocse che mostra una preparazione sconfortante degli studenti italiani, in matematica, scienze e anche nella lettura.
«Sono felice dello sforzo che si sta facendo per cambiare la legge elettorale, che è un’esigenza democratica. Il futuro del Paese dipende anche da questo, ma sicuramente - ha spiegato Fioroni, «dipende pure dalla capacità di rimuovere la povertà di saperi e competenze dei nostri giovani. Bisogna stare in guardia perché se si scende sotto un certo livello diventa un problema di qualità della cittadinanza nel nostro Paese».
L’allarme per il ministro, non può durare quanto dura una notizia sui giornali. «È una questione che riguarda il sistema Paese non solo la scuola e perciò va affrontata coralmente: scuola, famiglia, mezzi di comunicazione, società. Se è, come è, un’emergenza, come tale va gestita». Sottolineando come già nel 1973 una ricerca del Cnr mostrasse i problemi degli studenti nell’interpretazione di brani letterari, Fioroni ha criticato l’«apprendimento mordi e fuggi». «È un errore interpretare i dati Ocse come segnale di una carenza soltanto in una o più discipline. C’è in gioco ben di più, bisogna saper risvegliare nei ragazzi curiosità, voglia di sapere, stupore. Non leggono, non scrivono, hanno un pensiero frammentato che riduce lo spazio del pensiero logico (e in questo la tv ha la sua parte di colpa). Si deve correre ai ripari e subito assumendo questo come il problema del Paese».
E ieri il consiglio dei ministri ha dato il via libera al disegno di legge sull’apprendimento permanente. «Abbiamo approvato un provvedimento - ha spiegato Fioroni, importante per la crescita e lo sviluppo del Paese che sempre più deve essere misurato anche sui saperi e sulle competenze dei propri cittadini. È il “non è mai troppo tardi” di oggi e sono felice che capiti nel decimo anniversario della morte del maestro Alberto Manzi».
In Italia oltre 30 milioni di persone non hanno un sufficiente livello di istruzione e formazione. Il 23,3 per cento dei giovani di 20 -24 anni ha solo la licenza media, percentuale che raggiunge il 35,7 delle persone di 30-59 anni.


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