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ItaliaOggi: Università, riprende l'iter riforma nei finanziamenti

Le rassicurazioni del ministro Mussi a rettori e industriali piemontesi

02/03/2007
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ItaliaOggi

di Jan Pellissier

Le rassicurazioni del ministro Mussi a rettori e industriali piemontesi.

Università, riprende l'iter riforma nei finanziamenti

Dopo lo stop causato dalla crisi, riprende il cammino di riforma nel finanziamento della ricerca universitaria. Fabio Mussi, ministro per l'università e della ricerca, lo ha assicurato ieri a Torino ai rettori e al mondo industriale piemontese.

Innanzitutto il First (Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica), dove sono confluiti i vecchi Prin, Firb, Far e Fas. ´I bandi entro marzo saranno approvati dal consiglio dei ministri. Assolutamente entro il 2007 vogliamo quindi erogare i fondi stanziati dalla Finanziaria', ha ribadito Mussi. Si tratta di 300 milioni di euro destinati al settore pubblico e universitario, ma a cui anche i privati possono accedere purché i risultati delle ricerche restino di proprietà dei partner pubblici. L'erogazione in quest'anno lascia presagire che anche gli altri 300 milioni per il 2008 e i 360 milioni per il 2009 saranno erogati nell'anno solare di competenza.

Novità anche per chi valuterà come saranno spesi questi e tutti i soldi destinati alla ricerca, ovvero l'Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca). Il regolamento sarà infatti approvato già nel consiglio dei ministri del 13 marzo prossimo. La novità è che la maggioranza dei sette membri dell'advisory board sarà straniera, ha anticipato ,cui spetta il potere di nomina. Lo stesso ministro ha fissato ´entro l'estate l'entrata in funzione a pieno regime dell'Anvur'. Tra i quattro membri stranieri, due saranno esterni ai nostri atenei e saranno scelti in rose indicate rispettivamente dall'European research council e dalla European university association. Gli altri cinque saranno scelti dal ministro in un'ampia rosa indicata da un comitato di selezione appositamente nominato dal ministro. La maggioranza straniera, oltre all'indipendenza, garantirà al meglio anche le funzioni di agenzia nazionale italiana nei confronti del network europeo sull'assicurazione della qualità in campo universitario.

Ma a quanto ammontano le risorse per la ricerca in Italia oltre ai First? ´Sicuramente gli accordi regionali stanno crescendo in modo significativo', ha detto Mussi, indicando come modello da seguire la legge 4 dell'anno passato della regione Piemonte, che fino al 2009 stanzierà 250 milioni di euro. Il vero pozzo di san Patrizio, secondo il ministro, è però il Cipe, a cui accederà d'ora in poi anche il ministro per la ricerca e l'università. ´Riusciremo a far capire che le infrastrutture non sono solo i viadotti e i tunnel', ha promesso ai rettori piemontesi Mussi, che punta a ottenere da un minimo di 5 a un massimo di 14 miliardi dai 100 miliardi di fondi strutturali. Poi ci sono i fondi del Programma quadro dell'Unione europea per il periodo 2007-2013, che per la ricerca stanzia 53 miliardi. ´Se saremo bravi', prevede Mussi, ´7-8 miliardi saranno per l'Italia'. Obiettivo per il 2011 portare all'1,2 della media Ocse la percentuale del pil dedicata a ricerca e università, che comporterebbe investimenti per 12 miliardi di euro.


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