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ItaliaOggi-Tutela privacy, la musica non muta

Pronto il regolamento del ministero dell'istruzione per garantire i dati sensibili, scatta la proroga. Tutela privacy, la musica non muta I nuovi paletti ricalcano la prassi in uso n...

03/01/2006
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ItaliaOggi

Pronto il regolamento del ministero dell'istruzione per garantire i dati sensibili, scatta la proroga.

Tutela privacy, la musica non muta

I nuovi paletti ricalcano la prassi in uso nell'amministrazione

Appartenenza religiosa, adesione a sindacati, attitudini sessuali. Lo screnning della vita dei dipendenti della pubblica istruzione, oltre un milione di lavoratori, passa attraverso nuove regole,quelle dettate dal regolamento attuativo dell'articolo 180 del Testo unico sulla privacy (decreto legislativo n. 196/2003) che il ministero dell'istruzione ha messo a punto e che sarà inviato nei prossimi giorni, per i controlli di rito, all'Autorità di vigilanza e al Consiglio di stato. Nuove regole, quelle che ItaliaOggi è in grado di anticipare, che nella sostanza però non modificano il trattamento dei dati così come finora fatto dagli uffici scolastici. Più che un regolamento innovativo il decreto firmato dal ministro dell'istruzione, Letizia Moratti, suona come un testo riepilogativo della prassi in essere.
Il provvedimento, per essere definitivamente adottato, può contare sulla nuova scadenza concessa dal decreto legge milleproroghe (che ItaliaOggi pubblica integralmente), ossia il 31 marzo 2006 e non più il 31 dicembre 2005. Entro questa data dovranno essere adottati da tutti i soggetti che trattano dati personali e sensibili il Dps, il Documento programmatico sulla sicurezza. Sono stati anche approvati ulteriori rinvii alle date di scadenza di alcuni adempimenti in tema di privacy: 31 marzo 2006, per le misure minime nuove di sicurezza; 30 giugno 2006, documento per il rinvio della applicazione di alcune misure minime nuove; 28 febbraio 2006, regolamento sui dati sensibili (riguarda solo il settore pubblico). Lo stesso dl ha poi prorogato di altri due anni l'applicazione sperimentale dell'ingresso anticipato alla scuola dell'infanzia, vista la mancanza di risorse adeguate per la messa a regime prevista dalla riforma Moratti a decorrere dal prossimo anno.

IL REGOLAMENTO PRIVACY. Il decreto e soprattutto i due allegati indicano quali trattamenti, di quali dati e a chi sono consentiti. Il principio è che i dati sensibili e giudiziari possono essere trattati e comunicati ad altri soggetti solo 'se indispensabili allo svolgimento degli obblighi o compiti di volta in volta indicati'. I dati trattati in violazione di tale regola generale sono inutilizzabii.

I riferimenti allo stato di salute, per esempio, possono essere utilizzati solo per assumere provvedimenti sullo stato giuridico ed economico, per la verifica dell'idoneità al servizio, per lo svolgimento di pratiche assicurative, trattamenti assistenziali, riscatti e ricongiunzioni previdenziali. I dati relativi all'adesione a sindacati o altre organizzazioni possono essere raccolti solo per il versamento delle quote di iscrizioni o per l'esercizio di diritti sindacali (permessi).

Possibile anche detenere notizie riferite alle convinzioni religiose, ma solo per la concessione dei permessi per festività richiesti espressamente dall'interessato. Le informazioni sulla vita sessuale potranno essere desunte unicamente in caso di eventuale rettifica di attribuzione del sesso.

Praticamente, insomma, non cambierà molto rispetto ai comportamenti già in essere nell'amministrazione


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