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ItaliaOggi: A scuola Milano ko

Iscrizioni degli immigrati, la decisione dell'istruzione

22/01/2008
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ItaliaOggi

Avviata la revoca di parità e fondi

Avviato il procedimento di revoca della parità, a decorrere dall'anno scolastico 2008-2009, per le scuole dell'infanzia del comune di Milano. Lo ha deciso il direttore scolastico per la Lombardia, Annamaria Dominici, in coerenza con l'indirizzo del ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni. L'iniziativa, che comporta la perdita di status di scuola del servizio pubblico non statale, è una conseguenza del conflitto tra ministero e comune di Milano sulle norme per l'iscrizione dei figli degli immigrati nelle scuole materne. Il ministero ha motivato l'azione indicando come l'impegno del comune a modificare il contenuto della circolare n. 20/2007 lasci «inalterata la parte in cui condiziona il diritto a produrre la domanda di iscrizione alla presentazione del permesso di soggiorno entro il 29/2/2008», per cui «resta irrisolto il contrasto con principi internazionali, comunitari e disposizioni legislative e regolamentari, nonché con gli stessi articoli 2, 10 e 34 della Costituzione». La nota del ministero definisce «illegittimo atto discriminatorio e violativo dell'ordinamento» il riferimento in via generale al permesso di soggiorno per negare la domanda d'iscrizione a chi ne faccia richiesta o per stabilirne la priorità nella graduatoria. I criteri di priorità e selezione «non possono dunque riferirsi a tali situazioni di fatto e di diritto, come invece disposto dalla circolare». La nota del ministero cita l'art.45 del regolamento attuativo, dpr 31/8/1999 n.39, per cui il diritto all'istruzione per i minori stranieri, indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno è equiparato a quello dei cittadini italiani, e la circolare del ministero 1/3/2006 n.24. Il procedimento, spiega la nota, verrà interrotto se l'amministrazione comunale adeguerà la circolare alla normativa vigente. La querelle, riportata su ItaliaOggi del 10/1/2008, era iniziata prima di Natale con la circolare del comune di Milano che vietava l'iscrizione alla scuola dell'infanzia ai figli degli immigrati irregolari. Alla circolare aveva fatto seguito il provvedimento del ministro dell'istruzione che concedeva a palazzo Marino dieci giorni di tempo per ripristinare le regole, sotto pena della sospensione della parità scolastica per gli istituti non statali e dell'erogazione di ogni contributo statale. Il direttore scolastico regionale per la Lombardia, Anna Maria Domenica, aveva inoltre diffidato il comune di Milano a garantire il diritto all'iscrizione indipendentemente dalle condizione economiche familiari, ivi compresa la morosità per i pagamenti scolastici, in base ai vincoli della legge sulla parità.


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