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Iscrizione digitale per tutti. Genitori scettici, che complicazione

Sito non ancora operativo, tanti senza pc o poco avvezzi. 60 per cento sono gli utenti stranieri nelle elementari con problemi di lingua e quindi non in grado di gestire iscrizioni via web

11/01/2013
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Il Giorno

di Cristina Bertolini Monza

Scatta il 21 gennaio l'ora X per l'iscrizione digitale alle scuole di ogni ordine e grado, tranne la materna. Ma i genitori sono scettici e pessimisti sull'effettivo funzionamento del sistema che a tutt'oggi non è ancora operativo. «Ho provato a visitare il sito www.iscrizioni.istruzione.it/avviso.html - dice una mamma - e c'è scritto che l'applicazione sarà on line per le famiglie il 21 gennaio. Mi immagino già l'assalto a tutte le ore del giorno e della notte e l'impossibilità di connettersi. Sarà tutt'altro che facile». «Mia mamma abita vicino al Frisi - dice Laura Tieghi - e ha provato a fare l'iscrizione al liceo per mio figlio, ma le hanno detto che è impossibile: va fatta solo per via telematica. Io con 3 bambini piccoli in casa. Devo attaccare il computer, far passare un cavo per il salotto... no, è un pasticcio e alla sera mentre dormono sono esausta. È una seccatura». È una sciocchezza anche per Andrea De Simone: «perchè devo essere obbligato a usare il computer? La scuola è un diritto e ho il diritto di poter iscrivere mio figlio normalmente. Lo Stato richiede ai cittadini tutte queste competenze, poi quando ti avvicini alla Pubblica amministrazione è tutt'altro che evoluto». Marisella Mangiola racconta la sua esperienza sia come genitore che come referente e docente del Centro territoriale permanente (Ctp), la scuola per adulti. «I nostri utenti sono per la maggior parte stranieri - dice - che hanno problemi con la lingua italiana. L'iscrizione al Ctp sarà ancora in cartaceo, per quella alle superiori pensiamo di fornire un supporto. Come genitore, penso che se funzionasse sarebbe un risparmio di tempo, ma le scuole devono lasciare comunque un canale di contatto diretto per problemi e consigli». Teme il caos la signora, visto che per il momento le scuole non possono ancora visionare la modulistica e sarà fatto tutto all'ultimo momento. «Non ho il computer - dice Arben Hazizi, originario dell'Albania - bisogna comprarlo. Mio figlio sta imparando a scuola e poi mi insegna». «E chi non usa il computer - gli fa eco Antonella Cangemi - ci sono ancora genitori che non ne fanno uso. E poi se non sei pratico basta un errore nella procedura e tu pensi che il figlio sia iscritto a scuola e invece poi non risulta». Anche secondo Michela Pianti era meglio il buon vecchio pezzo di carta, perché i ragazzi con la tecnologia sono delle schegge, ma i genitori hanno ancora difficoltà. «Vorremmo sapere - dice - se esiste una tutela per le famiglie: se uno pensa di aver portato a termine l'operazione e poi in realtà il sistema non ha registrato l'operazione cosa succede?».


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