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Il piccolo-Non firmate la pagella Lede il diritto alla privacy

Appello ai genitori del Comitato per la scuola a tempo pieno "Non firmate la pagella Lede il diritto alla privacy" ...

17/01/2006
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Il Piccolo

Appello ai genitori del Comitato per la scuola a tempo pieno
"Non firmate la pagella Lede il diritto alla privacy"


"Genitori, non firmate la pagella dei vostri figli. La nuova scheda di valutazione non ha infatti valore giuridico e lede il diritto alla privacy degli alunni e delle loro famiglie". L'invito è del Comitato per la difesa della scuola a tempo pieno che, all'approssimarsi della chiusura del primo quadrimestre prevista per i primi di febbraio, torna in campo contro la riforma Moratti con una raccolta di firme e un appello alla mobilitazione in prima persona di mamme e papà.
"La richiesta al prossimo governo è di abrogare la legge Moratti e in questo senso chiederemo anche ai candidati locali di esprimere la propria posizione", ha spiegato Gabriella Tull in un incontro al Caffè San Marco. Intanto, accanto a una petizione popolare che potrà essere sottoscritta già nei prossimi giorni nelle scuole e nel corso di iniziative pubbliche, i difensori del tempo pieno invitano i genitori all'astensionismo della firma.
"La nuova pagella per le elementari e medie - spiega Gabriella Tull - è stata imposta a dicembre con una circolare del direttore generale del ministero della pubblica istruzione, senza perciò rispettare l'iter legislativo. Non solo. La scheda, oltre a riproporre il vecchio voto di condotta eliminato dopo anni di riflessione educativa e pedagogica, è lesiva della privacy. Al suo interno compare infatti la valutazione per l'insegnamento di religione, voce che in quanto dato sensibile finora era riportata su un foglio a parte".
"Altrettanto irrispettoso del privato - dice Loredana Rossi, insegnante - sarà anche il portfolio delle competenze previsto dalla Moratti. Il documento riporterà infatti informazioni privatissime sui bambini e sui loro comportamenti. Ma invece di restare riservato li dovrà seguire nel mondo del lavoro, con il rischio di gravi penalizzazioni per la loro vita adulta"
A Bologna la maggioranza degli istituti si è mobilitata e ha respinto al mittente la nuova pagella, decidendo di valutare la religione in un modulo a parte. Malgrado le resistenze di tanti insegnanti, dice il comitato, nella maggior parte delle scuole triestine la scheda sarà invece imposta dai dirigenti. L'unica via per farsi sentire sono allora le firme: assenti dalle pagelle, presenti sulla petizione.
d.g.


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