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Il Piccolo-La Cgil parte all'attacco: "È una filosofia sbagliata"

La Cgil parte all'attacco: "È una filosofia sbagliata" LA POLEMICA TRIESTE Così non va. E su tante cose. Antonio Luongo, segretario regionale della Flc-Cgil, boccia la circolare min...

10/01/2005
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Il Piccolo

La Cgil parte all'attacco: "È una filosofia sbagliata"
LA POLEMICA
TRIESTE Così non va. E su tante cose. Antonio Luongo, segretario regionale della Flc-Cgil, boccia la circolare ministeriale su iscrizioni e orari della scuola. E annuncia per i prossimi giorni assemblee d'informazione con dirigenti scolastici (il 10 gennaio a Trieste, l'11 a Udine, il 13 a Gorizia, il 14 a Pordenone) e riunioni con genitori, personale scolastico e amministratori comunali.
Le critiche riguardano "il modello assistenziale funzionante solo per il tempo antimeridiano e l'inserimento selvaggio degli alunni anticipatari" nelle scuole dell'infanzia, "la netta riduzione del tempo scuola" nelle elementari e nelle medie, il sostegno a modelli didattico-organizzativi (al mattino le attività importanti, al pomeriggio quelle di laboratorio) "bocciati da tutti i pedagogisti". E poi ancora la Cgil attacca la filosofia "sbagliata" della competizione tra scuole di uno stesso territorio.
"Ora è divenuta chiara sostiene Luongo la più profonda contraddizione della riforma Moratti: la promessa di più materie (inglese, informatica, seconda lingua straniera) in meno ore. Che si possa fare tutto in 27 ore alla settimana non ci crede più nessuno".
Secondo la Cgil è dunque giunto il tempo "di una grande battaglia confederale per il diritto all'istruzione. Bisogna puntare a un tempo scuola medio tra le 30 e le 40 ore settimanali con adeguato organico; un ridotto numero di alunni per classe nelle scuole in aree a rischio; risorse certe per l'integrazione tra scuola e formazione professionale; un forte incremento delle iniziative di educazione degli adulti".
È tempo, anche, di una decisa iniziativa degli enti locali. "Alla Regione incalza Luongo compete puntare su un sistema d'istruzione di qualità. A Province e Comuni, assicurare servizi agli alunni". Un ultimo suggerimento ai collegi dei docenti: "Formulino proposte organizzative in cui le discipline, le educazioni, le attività di laboratorio siano fortemente integrate. E poi evitino il collocamento degli insegnamenti fondamentali al mattino e delle attività di laboratorio al pomeriggio. È legittimo riproporre le esperienze già sperimentate negli anni precedenti di un tempo scuola lungo".
m.b.


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