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Il Piccolo-La Cgil: "Mannaia sulla scuola,in tre anni persi 27 mila posti

La Cgil: "Mannaia sulla scuola,in tre anni persi 27 mila posti" ROMA - Tagli al personale sotto la voce "razionalizzazione", soldi scomparsi, uno sciopero di categoria che si fa sempre più prob...

18/12/2002
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Il Piccolo

La Cgil: "Mannaia sulla scuola,in tre anni persi 27 mila posti"

ROMA - Tagli al personale sotto la voce "razionalizzazione", soldi scomparsi, uno sciopero di categoria che si fa sempre più probabile. E' il bilancio Finanziaria sotto la voce Scuola.
Il Senato ha approvato la norma della Finanziaria che prevede la riduzione del personale docente e non docente della scuola, confermato anche il ritorno a 18 ore settimanali dell'orario obbligatorio di tutte le cattedre. Prevista anche la riduzione del numero dei bidelli in servizio così come del personale tecnico e amministrativo. Nel triennio 2003-2005 la contrazione per i non docenti sarà del 6%, 9600 unità. Ma la Cgil fa notare che la riduzione, alla fine, sarà di 27mila 700 posti. Sarà possibile dare la pulizia della scuola in appalto, ma solo dopo aver ridotto il personale adibito a questo scopo. La buona notizia è che è rientrata la protesta dei rettori. L'annuncio lo dà il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti. "La protesta è rientrata, stiamo lavorando seriamente con le Università", dice. Questo a fronte di finanziamenti reperiti in Finanziaria.
Ma la Cgil-Scuola della manovra 2003 continua a dare, dati alla mano, un giudizio molto negativo e si dice "pronta allo sciopero". "Ci sono 300 milioni in mero nella dotazione del ministero dell'Istruzione - dice il segretario Enrico Panini - non ci sono risorse specifiche per i rinnovi contrattuali di docenti e personate Ata, non ci sono risorse per i dirigenti scolastici. Poi c'è la riduzione del personale con la quale si finanzia il credito di imposta per chi frequenta le private. Scomparsi i 60 miliardi (di lire) già stanziati da vecchie finanziarie per l'edilizia scolastica e i 35 milioni per l'autoaggiornamento dei docenti".
Anche la Cisl conferma lo stato di agitazione del personale della scuola. In una nota il sindacato afferma che la riunione di ieri al ministero dell'istruzione "per l'espletamento delle procedure di conciliazione, sia per il comparto scuola e sia per la V area della dirigenza scolastica non ha offerto alcun elemento positivo perchè si potesse far rientrare lo stato di agitazione". Una nuova riunione si terrà domani, ma la Cisl rileva che "l'Amministrazione non ha saputo al momento dare risposte circa le reali risorse disponibilità e gli impegni da assumere per il personale".


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