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Il M.O.F. salva-scatti ovvero la fine della contrattazione?

di Pippo Frisone

05/01/2014
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ScuolaOggi

Ci risiamo. Il pasticcio era nell'aria prima di Natale, complici tutte le leggi che si sono accanite negli ultimi tre anni sul pubblico impiego. Il governo Letta, come il suo predecessore Monti non avevano messo in bilancio un solo euro a copertura degli automatismi di anzianità del personale della scuola. Mentre per la copertura del 2010 si era intervenuto con un apposito Decreto Interministeriale, per il 2011 col governo Monti si erano prelevati i fondi dalle risorse contrattuali destinale al MOF (Miglioramento dell'offerta formativa di cui il Fondo d'Istituto è la parte più preponderante) con un'intesa apposita, siglata il 13.3.2013.

La CGIL fu l'unica a non firmare quell'accordo, un pericoloso precedente ma che consentì comunque di pagare gli sc atti di anzianità maturati nel 2011.

Tuttavia rimaneva sullo sfondo il DL del 2010 voluto da Tremonti che bloccava i contratti nel P.I.

e gli automatismi di anzianità fino al 31.12.2013, decreto poi ritoccato con la legge n.111 del 2011 che delegava a un apposito DPR la possibilità d'intervenire sui blocchi in atto.

In assenza di tale regolamento il personale della scuola che aveva maturato nel corso del 2013 gli scatti d'anzianità maturati pur se con un anno di ritardo, stante la non validità del 2012, aveva percepito come diritto acquisito quanto dovuto o a gennaio 2013 o a settembre 2013.

Col DPR n.122 del 4.9.2013 il governo Letta interviene disponendo la proroga a tutto il 2013 del blocco voluto da Tremonti, relativo ai contratti e agli automatismi stipendiali del personale della scuola. Con successiva nota NoiPa n.157 del 27.12.13 il Tesoro dava disposizione di restituire in comode rate mensili da €150 fino a concorrenza degli scatti percepiti legittimamente dai lavoratori. E tutto ciò a trattative sindacali ancora aperte con l'Aran e quel che è peggio è il carattere retroattivo delle norme, in aperta violazione dell'art.3 della L.212/00 sui diritti del contribuente.

La cosa più sconvolgente è che in presenza di un accordo sulla copertura del 2012, il governo dovrebbe poi tornare a restituire il maltolto!

Nelle intenzioni di NoiPa si parte con le trattenute dal mese di gennaio 2014, salvo improbabili ripensamenti da parte del Governo.

Tutto si gioca ancora una volta attorno al MOF, perché è l'unico salvadanaio a portata di mano.

Vale a dire che i 350milioni che serviranno per coprire gli scatti del 2012, come è avvenuto per il 2011, è lì che si tenterà di prelevarli .

Con buona pace della contrattazione d'istituto che a quel punto risulterà, se non proprio azzerata, più che dimezzata ! Se questo è l'obiettivo del governo non è e non può essere quello di tutti i sindacati e non solo della Cgil.

La contrattazione d'istituto va difesa perché deve restare una risorsa da mettere in campo per migliorare non solo l'offerta formativa ma anche la qualità del servizio con la flessibilità delle prestazioni, con la valorizzazione professionale e il coinvolgimento dei lavoratori a sostegno dell'autonomia scolastica.

Per capire tutto questo, cara Ministra, non c'è bisogno d'indire alcun referendum perché una scuola depauperata anche di queste ultime risorse non gioverà più a nessuno.

Intanto, convinca il suo collega del Tesoro Saccomanni a bloccare la restituzione degli scatti maturati.

Un'altra assurdità come quella sull'Imu risulterebbe incomprensibile e quindi va evitata.

Ne andrebbe di mezzo quel che resta della sua credibilità e dell'intero governo.


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