Il Giorno-La riforma Moratti? Per i lombardi è da bocciare su tutta la linea

MILANO La riforma Moratti? Per i lombardi è da bocciare su tutta la linea: è quanto emerge da un sondaggio commissionato dalla Cgil e realizzato dal centro svizzero "Ricerche e comunicazione" di Laura Castelnuovo su un campione di 1.003 persone rappresentative di 7 milioni di lombardi maggiorenni. Nel dettaglio, ad essere giudicati negativamente sono stati i buoni-scuola, il mancato innalzamento dell'obbligo scolastico fino a 16 anni, i percorsi diversificati fra formazione professionale e i licei e la riduzione del tempo pieno. "Praticamente tutto l'impianto della legge Moratti che noi chiediamo in sostanza di modificare - spiega Wolfango Pirelli, segretario generale regionale della Flc, la neo Federazione della conoscenza nata dall'unione dei sindacati di categoria Cgil-scuola e Snur - Così com'è ci distanzia di parecchio dagli altri paesi europei dove ad esempio è in discussione l'innalzamento dell'età scolastica sino ai 18 anni".
Scendendo nei particolari, gli intervistati esprimono un giudizio abbastanza positivo su scuola (63,5%) e insegnanti (74%). Diversamente il 64% si dice poco o per nulla soddisfatto per l'eliminazione del tempo pieno alle elementari, il 63% ritiene negativo l'abbassamento dell'obbligo scolastico a 14 anni (il 41,5 lo vorrebbe portare a 16 e il 33 a 18 anni). Infine solo il 39,5% del campione è d'accordo con l'anticipo della scuola per l'infanzia mentre, più in generale, il 59,5% dei lombardi ritiene che la riforma Moratti abbia peggiorato la scuola. Altro discorso, poi, sono i tagli ai fondi nella Finanziaria: per il sindacato la riduzione è del 40% delle risorse base(perfino per finanziamenti minimi come l'acquisto della carta) rispetto allo scorso anno. Complessivamente in Lombardia si parla di 8 milioni di euro in meno, non certo noccioline. Di questi argomenti si discuterà al congresso costitutivo della Flc che si terrà il 16 e il 17 a Ispra. St.Con.