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Giornale di Vicenza-Quando la riforma si arena

Quando la riforma si arena Ma nel frattempo cambia il sistema di valutazione degli alunni di Anna Madron Tempo di iscrizioni. E di nervi tesi. Soprattutto da quando sul...

12/01/2005
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Il Giornale di Vicenza

Quando la riforma si arena
Ma nel frattempo cambia il sistema di valutazione degli alunni
di Anna Madron

Tempo di iscrizioni. E di nervi tesi. Soprattutto da quando sulla scrivania dei presidi sono arrivate un paio di circolari ministeriali che hanno fatto alzare gli occhi al cielo non solo ai dirigenti ma anche agli insegnanti. Una, uscita a ridosso delle vacanze di Natale, riguarda il sistema di valutazione degli alunni che viene modificato e affidato totalmente all'autonomia delle scuole. I singoli istituti dovranno cioè predisporre ciascuno una speciale modulistica in cui riportare voti, comportamento, frequenza degli alunni alle lezioni. Morale, ogni scuola - le più fortunate usufruendo magari di appositi software - si doterà di prestampati e griglie che non necessariamente però saranno uguali a quelli della scuola accanto. E già si profila il caos. "Perchè - spiega Lorenzo Battistin, dirigente del comprensivo 3 "Scamozzi" - questo nuovo sistema introdotto dal Ministero rischia di produrre una giungla di modelli, ognuno diverso dall'altro, con il risultato che il dialogo tra istituti risulterà complicato. In nome dell'autonomia scolastica si rischia insomma di compromettere la comunicazione tra un plesso e l'altro".
La pensa così anche Angelo Turato, dirigente del comprensivo di Torri 2, che sottolinea fra l'altro come la circolare sulla valutazione sia arrivata fra capo e collo prima delle vacanze di Natale. "In questo modo l'autonomia diventerà anarchia - afferma Turato - e anche sulla valutazione degli alunni d'ora in poi sarà difficile intendersi". Insomma la circolare in questione non piace, così come ha alimentato malumori a non finire un'altra nota del Ministero, che porta la data del 30 dicembre 2004 e che detta istruzioni in vista dell'anno scolastico 2005/2006. Novità? Nessuna. "La circolare ripropone gli stessi contenuti di quella del gennaio 2004 - interviene Sebastiano Campisi, segretario della Cgil scuola - ignorando la realtà dell'inserimento selvaggio degli alunni anticipatari nella scuola dell'infanzia e ripropone, come pura affermazione formale, le tre condizioni già poste lo scorso anno e non rispettate".
Potranno, cioè, iscriversi alla scuola dell'infanzia gli alunni che compiono 6 anni di età entro il 28 febbraio 2005, "a condizione che, a livello di singola scuola, siano esaurite le liste d'attesa dei bambini ammessi secondo le regole previgenti; che le dotazioni organiche lo permettano e che vi sia l'assenso del comune interessato, tenuto a fornire i servizi adeguati". Queste le condizioni, "di fatto inesistenti, perché le liste d'attesa sono infinite, gli organici insufficienti e i Comuni non hanno soldi da spendere - osservano i sindacati - a questo va poi aggiunta la contrattazione in corso sulle nuove professionalità richieste dall'ingresso anticipato a scuola che il Ministero sembra del tutto ignorare".
"Il problema è sempre quello - prosegue Campisi - che non si investe a sufficienza nella scuola pubblica. Se non si esce da questo guado e non si comprende che la scuola è fondamentale e la società si fonda sulla formazione, non ci sarà mai sviluppo. Come sindacato siamo favorevoli alla riproposizione delle 30 ore e dei modelli già deliberati di tempo pieno e di tempo prolungato. E non per posizione ideologica, ma perché crediamo che in questo paese ci sia bisogno di più scuola e soprattutto più scuola di qualità".
Come averla se lo chiedono per primi dirigenti e insegnanti, in questi giorni alle prese con le riunioni di presentazione delle scuole in vista delle preiscrizioni di gennaio. "La situazione è ancora una volta di totale incertezza - replica Battistin - perché non siamo in grado di dare risposte certe alle famiglie. E così anche quest'anno il copione si ripete e siamo costretti ad avanzare proposte che ci riserveremo poi di modificare in itinere, in base agli organici che ci verranno assegnati".
"Proponiamo l'informatica, l'inglese, lo studio assistito - incalza Turato - salvo poi a settembre riconvocare i genitori e confermare o meno le attività, anche perché l'organico di fatto viene deciso tra fine luglio e i primi di agosto". Nebbia fitta, insomma. Anche sul fronte della prima elementare a cui sono obbligatoriamente ammessi, si legge nella circolare ministeriale, i bambini che compiranno i 6 anni di età entro il 31 marzo del 2005. "Ci chiediamo - conclude Turato - quanti ne arriveranno. E se saranno numerosi, le scuole saranno in grado di accoglierli?".


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