Gazzettino-Moduli on line e offerta formativa, ecco i consigli della Cgil

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Moduli on line e offerta formativa, ecco i consigli della Cgil
Scade il 25 gennaio il termine per le pre-iscrizioni all'anno scolastico 2005-2006, come ha disposto nei giorni scorsi la circolare ministeriale. Nel Friuli Occidentale si stanno muovendo oltre 10 mila studenti di tutte le età (oltre mille e duecento per la scuola dell'infanzia, 2 mila e cinquecento per le elementari, oltre 2 mila per le elementari, 2 mila per le medie inferiori, 2.300 per le superiori), inclusi gli "anticipati", per la scuola dell'infanzia, i bambini e le bambine che compiono 3 anni entro il 28 febbraio 2006 e, per la scuola primaria, coloro che compiono 6 anni entro il 31 marzo 2006.
Anche per quest'anno gli studenti che accederanno agli istituti d'istruzione secondaria di II grado potranno effettuare l'iscrizione on line, utilizzando la modulistica disponibile sul sito www.istruzione.it. In occasione invece delle iscrizioni alla scuola primaria (elementari) e alla secondaria di primo grado (medie inferiori) le famiglie potranno esprimere le proprie scelte per le attività opzionali, che rientrano nel Piano dell'offerta formativa di ogni singolo istituto. Inevitabilmente, con l'apertura di queste operazioni, vengono al pettine diversi problemi, come mettono in evidenza i sindacati della scuola, a partire dal taglio drastico a tempo prolungato e a tempo pieno, rispettivamente nella secondaria e nella primaria. "Invitiamo le famiglie a scegliere l'opzione pacchetto intero, quello delle 30 ore settimanali - spiegano Gianfranco Dall'Agnese e Carla Franza, della segreteria Cgil Scuola provinciale - evitando il modello delle ore obbligatorie (27) e di quelle opzionali (30 nelle elementari, 33 nelle medie), unico modo per garantire l'unitarietà delle classi. Il rischio è anche quello della frammentazione del progetto educativo e dell'offerta formativa, oltre che della riduzione dell'organico docente, che dovrebbe invece essere determinato sulla base delle richieste dei genitori".

E il tempo-scuola che fine fa? "Tempo pieno e prolungato spariscono - continuano i due cigiellini - sostituiti, come riporta la circolare ministeriale, dalla quota facoltativa delle lezioni opzionali, alla quale si aggiungono mensa e dopo-mensa (7 ore settimanali alle medie e 10 ore alle elementari)". Ma c'è di più: "Alcune scuole provinciali presentano il piano dell'offerta formativa, senza indicare le attività opzionali, mettendo in grave difficoltà le famiglie che non sanno come completare quei moduli in bianco. Il pericolo è che queste ultime inseriscano attività di ogni tipo".E per quanto riguarda l'anticipo scolastico? "Nei prossimi giorni prenderanno il via una serie di assemblee nelle 5 scuole per l'infanzia del nostro territorio - continuano i due sindacalisti - nel corso delle quali daremo indicazioni sui punti nevralgici di questa iniziativa. Perché devono essere chiare condizioni, regole e responsabilità, affinché l'anticipo scolastico non sconfini nella deregulation: deve esistere alla base un accordo con le Amministrazioni comunali e devono essere coinvolti i Collegi docenti, che devono impegnarsi per valorizzare al massimo l'autonomia scolastica. Se non esistono le condizioni di partenza, sia logistiche che organizzative, le scuole possono rifiutare di attuare l'anticipo".Alessandra Betto

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