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Gazzettino-Dalle materne al liceo, petizioni e "lutto" anti-Moratti

SCUOLA Dalle materne al liceo, petizioni e "lutto" anti-Moratti Un fermento diffuso pervade il mondo della scuola che, anche il Friuli Occidentale, si trova a fare i conti con il malessere ...

20/12/2002
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Il Gazzettino

SCUOLA
Dalle materne al liceo, petizioni e "lutto" anti-Moratti
Un fermento diffuso pervade il mondo della scuola che, anche il Friuli Occidentale, si trova a fare i conti con il malessere di docenti, collaboratori amministrativi, tecnici, ausiliari, dirigenti scolastici e studenti, sindacati e associazioni di categoria. Per questi problemi e sulla scia della manifestazione indetta dagli studenti di Udine, una delegazione della Cgil Scuola provinciale, assieme agli studenti, oggi, al centro studi di Pordenone, deporrà lumini (epigrafe inclusa) davanti alle scuole.
L'iniziativa "Un lumino per la morte della scuola pubblica" è rivolta a rappresentanze sindacali, studenti, famiglie, cittadini che "hanno a cuore le sorti della scuola pubblica" con lo scopo di denunciare all'opinione pubblica la gravità dello status in cui si dibatte la scuola dopo la Finanziaria di Tremonti e dopo la controriforma Moratti che svilisce la scuola pubblica e opera una selezione di classe, obbligando a una canalizzazione precoce, tra formazione professionale e istruzione superiore". I docenti e gli Ata del liceo "Leopardi-Majorana", dopo una lettera-petizione inviata a Ciampi, fanno sapere che si è deciso di "avviare una mobilitazione a tempo indeterminato, adottando progressivamente le forme di lotta più idonee ed efficaci, in collegamento con altri istituti di Pordenone".

Ma la scuola pubblica non canta vittoria. Lapidaria la Federazione italiana scuole materne che, tramite il suo Consiglio nazionale, ha realizzato una lettera aperta al ministro dell'economia Giulio Tremonti sul tema della mancata erogazione di contributi previsti dalla legge per le scuole paritarie. "È facile comprendere la presenza della scuola dell'infanzia paritaria, che costa un decimo rispetto alla scuola gestita dallo Stato e rappresenta un enorme strumento di contenimento della spesa pubblica. Pensi, signor ministro, che senza il servizio delle nostre scuole, lo Stato si sarebbe dovuto caricare, negli ultimi 10 anni, soltanto per la gestione, almeno 50 mila miliardi di lire".

Da qui la richiesta: "La sollecitiamo a disporre l'erogazione immediata di quanto dovuto per legge, per gli anni 2001 e 2002, e a garantire nella finanziaria 2003 uno stanziamento tale da assicurare a ogni singola scuola almeno quanto previsto per l'anno corrente. In mancanza di una sollecita risposta, il Consiglio Fism si vede costretto a far propria la pressante richiesta della propria base di interrompere l'attività delle scuole, pur consapevole del grave disagio provocato alle famiglie e alla comunità".

A.B.


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