Gazzetta di Modena: «E fateci studiare gli ultimi 50 anni»

«Nulla sulla strage di piazza Fontana: come possiamo giudicare?»

«Lo studio della storia d’Italia non può ignorare la seconda metà del XX secolo. Occorre rivedere i programmi di storia contemporanea nelle scuole superiori». Questa la In occasione dell’anniversario della strage di piazza Fontana, la Sinistra giovanile di Modena lancia un appello al Ministro della pubblica istruzione Fioroni e al sottosegretario Mariangela Bastico. L’obiettivo è quello di promuovere al più presto la riforma del Piano dell’offerta formativa (Pof) e superare definitivamente le “Indicazioni Transitorie Nazionali’’ sui programmi scolastici, istituite dall’ex Ministro Moratti.
«Piazza Fontana è una vicenda dolorosa, fatta di coperture e connivenze, di cui si parla troppo poco - dice Giulio Guerzoni, segretario cittadino della Sinistra giovanile - per questo, assieme all’associazione Studenti di Sinistra, distribuiremo domani un volantino informativo all’interno delle scuole modenesi. Sarà l’occasione per informare i più giovani e riflettere sul rapporto tra scuola e studio della storia contemporanea». Immediata la risposta del viceministro Bastico. «Ritengo che la storia vada studiata tutta fino ai nostri giorni - dice l’esponente del governo - come del resto è sempre stato previsto dai programmi della scuola italiana e rispecchiato nei libri di testo. E’ altrettanto vero, però, che nella pratica della didattica, a farne le spese è proprio la storia contemporanea. Trovo, dunque, molto positiva e ricca di sensibilità civiche l’iniziativa dei giovani della Sinistra Giovanile tesa a far conoscere e ad approfondire la nostra storia più recente, compresi i cosiddetti anni di piombo».
«L’interesse dei giovani a conoscere la storia, tutta la storia - aggiunge il viceministro - dovrà guidarci anche per il prossimo e delicato passaggio che abbiamo di fronte, quello cioè dai programmi nazionali alle Indicazioni Nazionali per il biennio e il triennio delle superiori. Questa la strada per il coinvolgimento di tutta la comunità scientifica e per il superamento delle Indicazioni che l’ex ministro Moratti ha voluto con una forzatura introdurre per legge».