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Gazzetta del sud-L'annuncio a sorpresa del ministro Moratti. Riforma, sperimentazione in altre quattro regioni

L'annuncio a sorpresa del ministro Moratti. Riforma, sperimentazione in altre quattro regioni Scuola, torna il vecchio maestro? ROMA '#8211; Sui contenuti della riforma scolastica "niente è ancor...

26/07/2002
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Gazzetta del Sud

L'annuncio a sorpresa del ministro Moratti. Riforma, sperimentazione in altre quattro regioni
Scuola, torna il vecchio maestro?

ROMA '#8211; Sui contenuti della riforma scolastica "niente è ancora deciso". Lo ha affermato il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti, commentando l'ipotesi allo studio, di un possibile ritorno ad un unico maestro prevalente nelle scuole elementari. La possibilità del "maestro prevalente" era già stata ventilata nella iniziale proposta di riforma elaborata dalla commissione Bertagna e criticata da vari sindacati. "Non è ancora deciso niente '#8211; ha precisato il ministro '#8211; Siamo in una fase di analisi rispetto alle indicazioni che seguiranno la definizione del profilo educativo. Quando avremo quindi definito il profilo educativo potremo dare delle risposte definitive. In questo momento è tutto ancora in fase di elaborazione". Quanto all'avvio della riforma, slittato al 2003-2004, Moratti si è limitata a commentare: "Stiamo partendo con le sperimentazioni". E proprio oggi (ieri) infatti, dopo i protocolli d'intesa già siglati con la Lombardia e la provincia autonoma di Trento sono stati siglati al ministero protocolli per un avvio sperimentale di parti della riforma, soprattutto relative al percorso della formazione, in altre sei regioni. Si tratta di Piemonte, Lazio, Molise e Puglia. Almeno un 'capitolo' della riforma allo studio sarà dunque avviato fin dal prossimo anno scolastico in ben sette regioni: coinvolti Nord, Centro e una sola regione meridionale, la Puglia, appunto. Una 'prova generale' attraverso una sperimentazione sul campo dei nuovi modelli di istruzione e formazione delineati dalla riforma. Per i ragazzi di queste sette regioni, si aprirà dunque un ventaglio di opzioni più ampio dopo la terza media: potranno scegliere di proseguire gli studi nel canale dell'istruzione, oppure optare per un percorso triennale qualificato di formazione professionale, con progetti di alternanza scuola-lavoro, e periodi di stage nelle aziende. Tanti i settori di formazione che potranno essere "attivati" dalle regioni, dall'arte al turismo, anche legati alle tipicità locali. Un'offerta formativa, insomma, più 'personalizzata', e che vada incontro alle diverse inclinazioni dei ragazzi. A sottolineare il senso di tali sperimentazioni, lo stesso ministro Moratti. Gli studenti tra i 14 e i 19 anni nella scuola, "su una platea complessiva di tre milioni, sono 2,5 milioni. Ma ci sono giovani che si perdono '#8211; ha detto il ministro '#8211; e che non riescono a terminare il proprio percorso. Speriamo con iniziative come questa di aumentare il tasso di scolarità, dando ai giovani nuove opportunità con nuovi percorsi integrati tra scuola e formazione professionale, per inserirsi poi nel mondo del lavoro". In concreto, ha spiegato Moratti, cambia il modo in cui si può assolvere al diritto-dovere scolastico: non più solamente nella scuola, ma anche attraverso la formazione professionale e percorsi di alternanza scuola-lavoro, "diversificando così i percorsi formativi e dando più opportunità di scelta, a seconda delle attitudini dei ragazzi".


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