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Cprriere-Diciamo no al maestro prevalente noi siamo insegnanti specializzate

LANTE DELLA ROVERE "Diciamo no al maestro prevalente noi siamo insegnanti specializzate" "Alcune cose sono come la scoperta dell'acqua calda" "Noi insegnanti della Lante della Rovere ci ...

21/11/2002
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LANTE DELLA ROVERE

"Diciamo no al maestro prevalente noi siamo insegnanti specializzate"

"Alcune cose sono come la scoperta dell'acqua calda"

"Noi insegnanti della Lante della Rovere ci siamo opposti alla sperimentazione del maestro "prevalente" - spiegano Ivana Angeli e Anna Maria Giuseppetti - come si fa a chiederci di tornare ad essere "tuttologhe" quando attraverso corsi di aggiornamento e specializzazione, in questi ultimi dieci anni, seguendo le passate indicazioni ministeriali abbiamo acquisito precise competenze, ad esempio nell'area logico-matematica o in quella linguistica?". "Con la riforma dei programmi dell '85, si diceva che bisognava ridare dignità alle elementari usando i linguaggi propri della materia, non insegnare in modo generico - incalza la preside Carla Alfano - e le maestre si sono specializzate. Perchè devono perdere queste competenze? E poi, perché se ho un maestro fantastico in matematica lo devo sprecare?".
Secondo i dettami della riforma, il "maestro prevalente" dovrebbe anche essere un tutor che compie un continuo monitoraggio sul bambino, individuando un programma di apprendimento personaizzato. Ed è sempre lui che deve coordinare il lavoro con gli altri insegnanti e redigere una sorta di portfolio in cui vengono conservati progressi e difficoltà dell'alunno. "È un sogno nel cassetto che però non corrisponde al lavoro quotidiano con 20 bambini - precisa Angeli - come si può pretendere che un unico maestro svolga il programma, coordini il lavoro degli altri e in più crei una didattica ad hoc per ogni bambino? Una cosa irrealizzabile, un carico di lavoro insostenibile". "Anche perché tra i genitori si creano aspettative sbagliate - aggiunge Giuseppetti - del tipo "Mio figlio è intelligente", deve andare veloce, non essere tirato indietro dai più piccoli'". Nessun problema di questo tipo invece negli istituti paritari: "I genitori hanno sempre manifestato l'esigenza di un maestro che fosse presente in aula per molte ore - dichiara Luigi Sepiacci, preside de "Il Serafico"- e noi lo abbiamo sempre mantenuto".


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