FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3808153
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Corriere/Roma: In classe più immigrati ma la metà abbandona

Corriere/Roma: In classe più immigrati ma la metà abbandona

L’allarme della Caritas: difficoltà soprattutto nelle scuole superiori

06/01/2006
Decrease text size Increase text size
Corriere della sera

Sono oltre 26.000 gli studenti stranieri nella Capitale
Sempre più ragazzi extracomunitari nelle scuole di Roma. Ma anche maggiori difficoltà a causa della dispersione scolastica. La scuola si riempie di piccoli immigrati, ma poi li perde per strada. Difficoltà per l’insegnamento, ma anche problemi per contrastare l’abbandono scolastico dietro cui si nascondono a volte fenomeni più oscuri. La Caritas lancia un nuovo grido d’allarme per la nuova ondata di studenti che si concentrano soprattutto nelle scuole elementari e in particolare gravano su due assi geografiche di Roma: la prima, in direzione sud, lungo l’asse Tiburtina-Casilina, la seconda verso nord lungo l’asse Primavalle-Cassia. Sono 26.856 i ragazzi di origine immigrata nelle scuole romane (33.823 nel Lazio). In valori assoluti Roma è tra i comuni capoluogo al secondo posto per numero di alunni, subito dopo Milano. Per livello a Roma ce ne sono poco più di duemila nella scuola materna, ma ben 11.760 nelle elementari, seguiti da 6.589 nelle medie e 5.671 nelle superiori. In percentuale questi ragazzi arrivati da altri paesi rappresentano rispettivamente sul totale degli studenti romani il 6% alle elementari, il 5,9 nelle medie e il 3,3% nelle superiori, uno con uno scivolamento in percentuale delle presenze verso il basso che accompagna la selezione piuttosto intensa man mano che si passa dalla scuola dell’obbligo a quella superiore.
Ventiseimila ragazzi in quale contesto? La Caritas quantifica la presenza di immigrati a Roma in 340.554 persone (389.920 nel Lazio). Il 10,2% degli immigrati è costituito da minori (34.578). Ma che fisionomia assume la presenza di minori immigrati nei vari ordini scolastici, secondo le nazionalità?
La prima nazionalità in ogni ordine scolastico è costituita ormai molto nettamente da rumeni: sono 3.853 nelle elementari, 2.056 nelle medie e 1.334 nelle superiori. Nelle elementari ai rumeni seguono poi filippini (790), albanesi e polacchi (entrambi 667), ecuadoregni (387), peruviani (383), ucraini e serbi (entrambi 345), moldavi (322) e marocchini (234). Nelle medie ai rumeni seguono invece albanesi(462), filippini (316), cinesi (300), polacchi (289), ecuadoregni (264), peruviani (261), marocchini (122) e moldavi 8100). A livello delle superiori ai rumeni seguono infine peruviani (544), polacchi (400), albanesi (374), filippini (232), ecuadoregni (218), cinesi (215), ucraini (181), moldavi (146) e bulgari (136).
Come è facile constatare, non si tratta di classifiche omogenee in cui le nazionalità si susseguono nei vari ordini scolastici con lo stesso identico ordine. Al contrario tra le prime dieci nazionalità censite ci sono a seconda dei livelli new entry, scomparse vere e proprie, modifiche sostanziali. Insomma, dietro queste cifre si nascondono vari fenomeni, tutti di origine recente: ricongiungimenti familiari, arrivi di ragazzi con già una certa età scolastica, forte dispersione a causa delle condizioni sociali e dei modi di vita di alcune nazionalità rispetto ad altre.
Spiega Feranco Pittau, a capo delle ricerche Caritas che ogni anno si compendiano nel famoso «Dossier immigrazione», in genere illustrato in autunno, di cui ieri sono stato forniti alcuni elementi di trend nazionale. «Cosa succede nelle scuole di Roma? - si chiede Pittau -. È molto chiaro. C’è un forte sviluppo di presenza soprattutto nelle elementari e in particolar modo in alcune fasce cittadine lungo le assi nord e sud della città. In certe zone, dalla media del 6% cittadino si scatta al 25%. Insomma è una presenza variegata che porta a galla un secondo fenomeno: la forte spinta, tuttora in corso, verso i ricongiungimenti familiari. Contemporaneamente, però, si assiste a una forte difficoltà nelle scuole soprattutto superiori che dipende dalla condizione sociale».

Paolo Brogi


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL