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Corriere: «Restano troppi tagli»: la scuola in sciopero

Pubblica istruzione, i sindacati: blocco 11 e 13 dicembre Padoa-Schioppa: conti pubblici, nessun patto col diavolo

25/11/2006
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Corriere della sera

ROMA — Altri ritocchi in vista alla Legge finanziaria, appena sbarcata al Senato. Governo e maggioranza, che lunedì stabiliranno un nuovo tavolo di coordinamento a Palazzo Madama, studiano l'introduzione dell'aliquota secca del 20% sui redditi degli affitti, che sarebbe accompagnata da detrazioni per gli affittuari in base al reddito. Altre modifiche dovrebbero riguardare la tassa di successione e gli enti locali, ma soprattutto serviranno altri soldi per scuola e sicurezza. Anche se il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa- Schioppa, in un'intervista al

New York Times, ha lanciato un nuovo richiamo sull'esigenza di ridurre la spesa: «Non farò come Faust con Mefistofele», ha detto, facendo riferimento alla tentazione di ottenere consensi spendendo risorse pubbliche. Per i politici, prosegue il ministro, «la tentazione per il consenso consolidato con la spesa pubblica è ampliata in modo simile dal fatto che il debito sarà pagato, o rifiutato, dalle generazioni future, dopo la conclusione della carriera politica». «La gente in Italia - osserva il ministro - è consapevole che un aggiustamento è necessario. Ci potrebbe essere più rispetto per un governo che ci sta provando».

Ieri, tuttavia, il governo ha promesso ai sindacati di polizia, che minacciavano di scendere in piazza, un cospicuo incremento dei fondi. I sindacati della scuola chiedono altri cambiamenti alla legge di bilancio, e hanno proclamato lo sciopero di un'ora, l'11 e il 13 dicembre, e convocato una manifestazione nazionale a Roma per il 17. Ai sindacati della polizia l'esecutivo ha garantito 200 milioni per garantire la «specificità contrattuale delle forze di polizia», 150 milioni aggiuntivi al bilancio dell'Interno, il ripristino di quasi 120 milioni stanziati nel 2004 per il riordino delle carriere e l'assunzione a tempo indeterminato di 3 mila precari. Compresi 1.700 tra poliziotti e carabinieri ausiliari, che terminano il loro contratto a fine anno, e dei quali il ministro dell'Interno Giuliano Amato ritiene indispensabile la conferma. Tanto che ieri a Palazzo Chigi, raccontano i sindacati, Amato avrebbe detto loro che se fossero mancate quelle assunzioni sarebbe sceso in piazza con gli stessi sindacati per protestare.

Per la scuola, nonostante sia l'unico settore rimasto al riparo dal taglio del 13% della spesa dei ministeri, le richieste sono altrettanto onerose. I sindacati puntano a eliminare la clausola di salvaguardia imposta dall'Economia che assicura, con un taglio automatico della spesa, i risparmi previsti. Poi chiedono la conferma delle graduatorie per i precari, l'aumento delle immissioni in ruolo per il personale ausiliario, tecnico e amministrativo. Insoddisfatti dei cambiamenti della Finanziaria ottenuti alla Camera, Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di avviare una campagna di mobilitazione che accompagnerà tutta la sessione di bilancio al Senato.


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