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Corriere Adriatico-A gennaio le tradizionali schede di valutazione saranno sostituite

Ampio spazio alle attività opzionali Conterà molto il comportamento A gennaio le tradizionali schede di valutazione saranno sostituite da nuove schede che ogni scuola dovrà realizzare auton...

11/01/2005
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Corriere Adriatico

Ampio spazio alle attività opzionali
Conterà molto il comportamento

A gennaio le tradizionali schede di valutazione saranno sostituite da nuove schede che ogni scuola dovrà realizzare autonomamente.

Infatti, il Poligrafico dello Stato non stamperà più le pagelle: saranno le singole istituzioni scolastiche a realizzare, con i necessari adattamenti e seguendo gli "indicatori di apprendimento" per ogni disciplina, suggeriti dalle Indicazioni nazionali della riforma voluta dal Ministro alla Pubblica Istruzione Letizia Moratti, la scheda personale dell'alunno.

Le modalità e i criteri di valutazione degli alunni passeranno alla competenza esclusiva e autonoma delle scuole che dovranno preparare dei modelli di scheda che prevedano valutazioni che si basano su nuovi parametri.

Una scheda personale di valutazione dell'alunno riferita non solo agli apprendimenti ma, anche alle attività opzionali realizzate da ciascun istituto e al comportamento del singolo studente, il portfolio delle competenze individuali e le schede dell'Invalsi.

Novità che, almeno sentendo i parere dei dirigenti scolastici ascolani che abbiamo interpellato porteranno non pochi disagi alle scuole del nostro terrtorio.
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"L'autonomia consente dei margini di flessibilità per poter adottare degli strumenti snelli e semplici. Il problema è che gli standard indicati non sono chiari e c'è il rischio di non riuscire ad uniformarsi alle nuove schede neppure dal punto di vista dei contenuti"

Elementari, addio alla vecchia pagella
Il provvedimento del Ministero fa discutere i dirigenti scolastici

Addio vecchia pagella! La novità riguarda le scuole elementari e le scuole medie: cambiano le schede di valutazione per le cinque classi delle elementari e per la prima classe della scuola media, mentre resta invariata la situazione per le classi seconde e terze delle medie, che continueranno ad utilizzare il vecchio modello di scheda. "Le scuole potranno ispirarsi al precedente modello ministeriale, oppure elaborare modelli diversamente impostati - dichiara il dirigente scolastico Antonio Tortorella - il rischio è quello di avere alla fine dei modelli visivamente diversi di schede da una scuola all'altra".

"Una novità importante - ha detto ancora Antonio Tortorella è il voto sul comportamento, un vero e proprio messaggio alla convivenza civile, al confronto e al rispetto dei compagni". "Non è un pericolo per l'unità certificativi nazionale - ribatte il Dirigente Carlo Ricciardi - se si accetta il discorso dell'autonomia e delle attività opzionali di insegnamento. Il discorso programmazione deve andare di pari passo a quello della valutazione degli alunni". "Quella della stampa delle schede sarà una spesa molto onerosa, che coincide con la riduzione delle risorse finanziarie e umane e le tante spese che deve sostenere una scuola - afferma il dirigente Giuseppe Pacetti - Così lo Stato si alleggerisce dei costi accollandoli alle casse delle scuole autonome. Credo che molte scuole riadatteranno le vecchie schede, facendo delle aggiunte e fotocopiando le ormai datate pagelle". "Troppo carta e troppa burocrazia - lamenta il dirigente Giuseppe Brandimarti - per un verso, il riferimento all'autonomia delle scuole consentirebbe dei margini di flessibilità per poter adottare degli strumenti snelli e semplici. Il problema è che gli standard indicati dal Ministero non sono chiari e c'è il rischio di non riuscire ad uniformare le pagelle neppure dal punto di vista dei contenuti."

"La nuova scheda è coerente con l'impianto del nuovo sistema di valutazione e troverà compiuta definizione con la messa a regime della riforma - dichiara la Dirigente Ivana Sandrin e continua: è importante lo spazio riservato al curricolo locale per le attività opzionali e all'ampliamento dell'offerta formativa".

"Il giudizio sul comportamento nelle nuove schede è una novità positiva e importante - continua Brandimarti - è necessario valutare i comportamenti, l'atteggiamento verso la socievolezza e la voglia di apprendere dell'alunno. La scuola della riforma deve promuovere un studente attivo e favorire il binomio casa - scuola, sostenendo i genitori a partecipare al processo di formazione del proprio figlio".

FRANCESCA CAMAIANI


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