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Ansa-TEMPO PIENO, IN DIFESA 110 MILA FIRME E MANIFESTAZIONE SABATO A ROMA DA TUTTA ITALIA-Adesioni

TEMPO PIENO, IN DIFESA 110 MILA FIRME E MANIFESTAZIONE SABATO A ROMA DA TUTTA ITALIA La piazza si mobilita contro la riforma Moratti e in difesa del tempo pieno a scuola. Sono gia' 110 mila le fi...

13/01/2004
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ANSA

TEMPO PIENO, IN DIFESA 110 MILA FIRME E MANIFESTAZIONE SABATO A ROMA DA TUTTA ITALIA
La piazza si mobilita contro la riforma Moratti e in difesa del tempo pieno a scuola.
Sono gia' 110 mila le firme raccolte, dallo scorso maggio, dal Coordinamento nazionale in difesa del tempo pieno e prolungato nato spontaneamente per contrastare la nuova normativa. Oggi una parte delle firme, in copia, viene consegnata ai membri della competente commissione della Camera nella prevista audizione dei rappresentanti del Coordinamento mentre in Piazza del Parlamento si svolge un sit-in di insegnanti, genitori, bambini proposto dalle scuole e dal coordinamento romano.
Intanto, in attesa della manifestazione nazionale organizzata da un centinaio di Comitati e Coordinamenti per sabato prossimo nella Capitale (il corteo partira' alle 14 da piazza della Repubblica e approdera' a piazza del Popolo), si moltiplica il pacchetto di iniziative previste scuola per scuola e citta' per citta' nei giorni che precedono l'appuntamento romano. Le azioni di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sono le piu' disparate: si va da passeggiate informative sulle strisce pedonali all'entrata e all'uscita da scuola per informare la cittadinanza (mercoledi' a Milano e Firenze, giovedi' a Bologna, Venerdi' a Modena...) ad assemblee, autogestioni, occupazioni di scuole, scioperi dell'obbligo scolastico oltre all'avvio della campagna di iscrizioni ''di garanzia'' in cui chiedere la conferma per i propri figli del modello di scuola a tempo pieno, a tempo prolungato, a modulo.
In ogni citta' i Comitati cittadini si sono mobilitati perche' su uno degli aspetti piu' controversi della riforma - la 'natura' del tempo-scuola - vengano accesi i riflettori.
Al movimento spontaneo di protesta hanno via via aderito forze dell'opposizione (Ds, Prc, Partito dei comunisti italiani, Verdi), sindacati (Unicobas, Cgil e Cisl scuola), associazioni
civili e professionali (Arci, associazione 'Per la scuola della Repubblica', Cesp, Cidi, Coordinamento genitori democratici, Ecole, Legambiente, Libera, Uds...).
Il primo decreto attuativo della legge 53, attualmente in esame alle commissioni parlamentari, prevede - spiegano i promotori della protesta - la cancellazione del tempo pieno e prolungato, riduce il tempo scuola per tutti a 27 ore settimanali, elimina la collegialita' e la corresponsabilita' tra docenti, differenzia i percorsi a partire dalla prima media, con l'anticipo dell'ingresso alla scuola dell'infanzia stravolge la natura di questa scuola e costringe i ragazzi a scegliere gia' a 12 anni e mezzo cosa fare dopo la terza media (proseguire nella scuola o andare alla formazione professionale).
''Eppure, negli ultimi 20 anni - fa notare Legambiente - il tempo pieno e prolungato ha rappresentato la risposta piu' qualificata per molte famiglie nell'armonizzare le esigenze
lavorative con i tempi per l'apprendimento dei bambini e con la garanzia di un'educazione di qualita' per i propri figli''.

ULIVO E RIFONDAZIONE ADERISCONO A MANIFESTAZIONE 17
I gruppi parlamentari dell'Ulivo e di Rifondazione comunista delle commissioni Istruzione di Senato e Camera aderiscono alla manifestazione del 17 gennaio ''per la qualitA' della scuola italiana e contro il decreto Moratti''.
L'adesione arriva dai capigruppo nelle due commissioni, e in particolare, per il Senato: Maria Chiara Acciarini (Ds), Mauro Betta (Autonomie), Albertina Soliani (Margherita), Fiorello Cortiana (Verdi), Maria Rosaria Manieri (Sdi), Luigi Marino (Comunisti italiani), Livio Togni (Rifondazione); per la Camera: Giovanna Grignaffini (Ds), Andrea Colasio (Margherita), Titti De Simone (Rifondazione), Marco Rizzo (Comunisti italiani).

DS ADERISCONO A MANIFESTAZIONE DI SABATO PROSSIMO PER LA DIFESA E LO SVILUPPO DEL TEMPO PIENO
I Ds aderiscono alla manifestazione nazionale di sabato prossimo a Roma, indetta dai Comitati e dai coordinamenti dei genitori, degli insegnanti e del personale Ata delle scuole per la difesa e lo sviluppo del tempo pieno e del tempo prolungato.
''Gli sforzi compiuti, in sede di confronto Stato-Regioni e Comuni, dai rappresentanti Ds e delle forze del centrosinistra di rappresentare le richieste delle famiglie, sostenute da grandi manifestazioni, per la salvaguardia del tempo pieno, che hanno portato a ottenere sulla materia alcune positive modifiche del Decreto Legislativo - rilevano i Ds in un comunicato - non rimuovono il giudizio negativo di fondo su questo primo decreto attuativo, che ribadisce il carattere della legge Moratti come un intervento che rende piu' povera e piu' rigida culturalmente e materialmente la scuola pubblica italiana, piu' limitata
nella sua autonomia e piu' distante dai livelli europei. Si vuole attuare, anche attraverso la mancanza di adeguate risorse finanziarie e professionali, la riduzione del diritto alla educazione e alla formazione alla sua radice. A partire dalla prima infanzia e dagli strati piu' deboli e indifesi della popolazione, negando concretamente la possibilita' di realizzare
la generalizzazione della scuola dell'infanzia, con l'innalzamento della sua valenza educativa, e in continuita' con la scuola elementare; il mantenimento e lo sviluppo del tempo pieno, come modello pedagogico, didattico e organizzativo di vitale importanza per la crescita della persona nella comunita'; l'impoverimento dell'offerta educativa di tutta la scuola di base. I parlamentari Ds - prosegue la nota - denunceranno i caratteri di illegittimita' del Decreto Legislativo chiedendone preliminarmente il ritiro, a cui accompagneranno le presentazione di tutte le puntuali richieste di modifica presentate nella Conferenza Stato-Regioni, e la riproposizione degli stessi emendamenti dichiarati accolti dal governo e che non sono presenti nel testo presentato ai gruppi parlamentari.
I Ds - conclude la nota - si attiveranno, oltre che nelle sedi parlamentari assieme ai gruppi dell'Ulivo e dell'opposizione, anche in tutte le altre sedi istituzionali, dalle Regioni alle Province e ai Comuni, per impedire il degrado della scuola pubblica italiana''.

UNICOBAS ADERISCE A MANIFESTAZIONE DEL 17 GENNAIO CONTRO DECRETO MORATTI
L'Unicobas scuola aderisce alla manifestazione nazionale del 17 gennaio a Roma, indetta dai coordinamenti e comitati di genitori e lavoratori della scuola nati in tutta Italia in difesa della scuola pubblica e del tempo pieno e prolungato.
''In questo modo l'Unicobas - spiega lo stesso sindacato in una nota - prosegue coerentemente lungo il percorso tracciato con gli scioperi e le manifestazioni del 24 marzo, del 6 ottobre e del 29 novembre 2003 indetti contro la manovra della Moratti, portando il proprio contributo a questo estremo tentativo di arrestarla: infatti il 19 gennaio scade il termine per l'acquisizione del parere delle commissioni parlamentari, dopo di che il Governo potra' formalmente procedere a varo del decreto''.
Il provvedimento in questione, secondo l'Unicobas, ''e' totalmente negativo perche' prevede: l'eliminazione del tempo pieno e prolungato come modello organizzativo e didattico; l'eliminazione della collegialita' dell'insegnamento e la gerarchizzazione dei docenti con l'introduzione del tutor;i piani di studio personalizzati e il portfolio che servono ad accentuare e poi a certificare le differenze introducendo una schedatura dell'allievo alquanto inopportuna e pericolosa''.
Unicobas ''condivide pienamente l'obiettivo del ritiro del decreto attuativo'' e ''continuera' a battersi perche' anche la legge 53, da cui il decreto proviene, venga abolita e riscritta''. Ritiene, infine, che le iscrizioni per l'anno scolastico 2004-2005 debbano avere come riferimento la normativa attualmente esistente, ''altrimenti le scuole verrebbero gettate nel caos e sarebbe compromesso il regolare inizio del prossimo anno scolastico''.

MANIERI (SDI), SI ALLARGANO DISEGUAGLIANZE SOCIALI
SOCIALISTI DEMOCRATICI ADERISCONO A MANIFESTAZIONE DEL 17
I Socialisti Democratici Italiani aderiscono ''con la massima determinazione alla manifestazione in difesa della scuola pubblica in programma per sabato prossimo. Lo rende noto la senatrice Maria Rosaria Manieri, responsabile nazionale scuola del partito.
''La politica messa in atto dal Governo, resa ancor piu' evidente dai decreti attuativi della riforma - afferma Manieri - sta disarticolando e impoverendo la scuola pubblica. La programmazione differenziata su trenta o quaranta ore, gia' annunciata da molte scuole al momento di apertura delle iscrizioni, determina opportunita' educative diverse e allarga disuguaglianze sociali e territoriali, pregiudicando vistosamente quel diritto-dovere all'istruzione che il Governo ha dichiarato di voler garantire''.


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