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Unità-Bologna-Università-Studenti e "prof" di lingue contro la Moratti

Università: ieri più di 200 dal Rettore per chiedere appoggio nella protesta sui tagli Studenti e "prof" di lingue contro la Moratti Giulia Gentile In più di duecento dal rettore c...

06/10/2004
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l'Unità

Università: ieri più di 200 dal Rettore per chiedere appoggio nella protesta sui tagli

Studenti e "prof" di lingue contro la Moratti

Giulia Gentile

In più di duecento dal rettore contro la riforma Moratti dell'Università. È successo ieri intorno a mezzogiorno, quando un gruppo di studenti e docenti della facoltà di Lingue, guidato dal preside Alberto Destro, ha raggiunto la sede di via Zamboni 33 per chiedere al rettore Pier Ugo Calzolari, con l'appoggio del Coordinamento bolognese dei ricercatori universitari, di prendere una posizione decisa contro il disegno di legge delega governativo firmato dal ministro dell'Istruzione.
Prima di trasferirsi in rettorato, i centoventi professori della facoltà di via Cartolerie avevano lanciato la mobilitazione contro la riforma universitaria dall'Aula absidale di Santa Lucia, informando le matricole dello stato di agitazione e avviando una raccolta di firme in occasione della cerimonia inaugurale dei corsi.
A seguito della seduta del senato accademico, tenutasi in mattinata, Calzolari ha ricevuto studenti, professori e ricercatori "precarizzati" per informarli della firma di una mozione in cui si esprime un chiaro dissenso nei confronti del disegno di legge delega. Il rettore ha poi sottolineato come nella Finanziaria 2005 non venga riproposto il blocco delle assunzioni, che fino ad oggi aveva impedito a chi avesse vinto i concorsi per la docenza di assumere i legittimi incarichi. Infine, accantonando per ora il progetto di una giornata nazionale di lotta "anti-Moratti", Calzolari ha auspicato un'imminente assemblea d'Ateneo per discutere dei temi caldi della protesta.
Sono molti i punti della riforma universitaria bocciati da studenti, docenti e ricercatori. "Inanzitutto - spiega Marco Carricato, a nome del Coordinamento bolognese dei ricercatori universitari - la legge delega prevede di fatto la cancellazione della figura del ricercatore universitario, che verrebbe sostituito con un dipendente assunto con contratto a tempo determinato della durata massima di otto anni".
Rigettata, inoltre, "l'eliminazione della distinzione fra tempo pieno e tempo determinato, in favore di un contratto a tempo pieno per tutti tramite cui, però, ognuno può aprire collaborazioni esterne con chi vuole". Il ccordinamento, infine, critica aspramente anche la precarizzazione degli stessi ruoli di professore associato ed ordinario, oltre alla generale assenza della voce "ricerca" e al taglio delle risorse destinate agli Atenei.
Per portare avanti la lotta, il preside Destro ha proposto alla presenza di Calzolari di allargare a tutte le facoltà dell'Ateneo bolognese l'esperienza dell'assemblea di facoltà tenutasi ieri mattina a Lingue, e promosso una forma di mobilitazione dei ricercatori che prevede la loro astensione dalle lezioni per periodi limitati.


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