Repubblica-Torino-Chiedete serietà non le ore di sport"

Chiedete serietà non le ore di sport"
l'esperto

Che cosa distingue una 'buona' scuola pubblica, elementare o media, da un'altra che lo è meno? Quali criteri possono utilizzare i genitori per scegliere la scuola dei figli? Domenico Chiesa, insegnante torinese, presidente nazionale del Cidi (Centro di iniziativa democratica insegnanti) prova a rispondere: "Eliminare l'obbligo di iscriversi alla scuola più vicina alla residenza è stata, in linea di massima, una scelta giusta. Peccato però che abbia portato con sé una specie di concorrenza 'al ribasso' tra le scuole, che utilizzano alcuni elementi, come le ore di inglese o il numero di computer, per strapparsi a vicenda gli iscritti".
Qual è la scuola 'migliore'?
"E' quella dove si insegna bene il programma 'normale', senza cedere alla tentazione di moltiplicare le attività e i progetti. E' meglio informarsi su come si studiano l'italiano e la matematica piuttosto che sapere quali laboratori pomeridiani vengono fatti o quali corsi sportivi si praticano dopo l'orario".
Molti genitori cercano una scuola 'seria', addirittura 'severa'. E' giusto?
"Sì e no. Il rigore nello studio è implicito nel concetto stesso di scuola. Ma la parola 'severo' si può e si deve intendere soprattutto come 'importante'. Non ci si deve aspettare che la scuola protegga i propri figli dal rischio di diventare lanciatori di sassi da un cavalcavia. Quanto ai compiti a casa, dipende dall'orario, che ormai oscilla tra le 27 e le 40 ore. Ma alle medie si deve imparare a studiare anche da soli".
(v. sch.)