Repubblica-Palermo-Meno bocciati metà degli alunni ha un "debito"

IL DOSSIER
I dati sulla dispersione in Sicilia
Meno bocciati metà degli alunni ha un "debito"
Duemila i ragazzi che lasciano gli studi o neanche li avviano

Cala la dispersione scolastica in Sicilia, ma aumentano evasione e promozioni con "debito" al superiore. Un quadro con luci e ombre, quello presentato dal direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Guido Di Stefano, e dallo psicologo Maurizio Gentile. "Il netto miglioramento rispetto all'anno precedente ci soddisfa - ha detto Di Stefano - ma parlare di successo sarebbe fuori luogo".
Per abbassare i livelli di dispersione - ancora doppi rispetto alle medie nazionali - nel 2004-2005 le scuole hanno fatto un bel lavoro. Quel che preoccupa è l'aumento - sia all'elementare sia alla media - degli alunni dell'obbligo che in classe non mettono mai piede. "È l'aspetto più grave - ammette Gentile - ma la scuola non c'entra. Sono gli enti locali che devono attivarsi con interventi a sostegno delle famiglie più disagiate dei quartieri a rischio".
Sono oltre duemila i bambini e ragazzini che abbandonano o "evadono". "Se non sono a scuola, dove sono?", si chiede Gentile. Al superiore i numeri sono impressionanti: quasi 10 mila studenti si ritirano, abbandonano o "evadono", mentre i promossi con "debito" (gli ex rimandati) passano in un anno dal 31 al 49 per cento. Colpa della valutazione "ancora troppo soggettiva" da parte dei professori, secondo Gentile. La provincia di Palermo, pur facendo registrare i miglioramenti più vistosi, inanella ancora una volta i tassi più alti di dispersione.
s. i.