FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3792637
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa locale » Repubblica-PAlermo-LA RICERCA SCOMPARSA

Repubblica-PAlermo-LA RICERCA SCOMPARSA

GAETANO CUSIMANO cON i risultati delle rilevazioni Istat sulla Ricerca e Sviluppo "intra-muros" (R'S) in Italia, riferiti alle imprese, alle amministrazioni pubbliche e alle istituzioni private n...

11/01/2005
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

GAETANO CUSIMANO
cON i risultati delle rilevazioni Istat sulla Ricerca e Sviluppo "intra-muros" (R'S) in Italia, riferiti alle imprese, alle amministrazioni pubbliche e alle istituzioni private non profit, sono stati presentati anche i dati sulla R'S svolta nelle università pubbliche e private, stimati dall'Istat sulla base delle informazioni fornite dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. E' opportuno ricordare subito che la ricerca intra-muros è quella svolta dalle imprese e dalle amministrazioni pubbliche al proprio interno, con proprio personale e con proprie attrezzature
Ancorché aggiornati al 2002, i risultati disponibili meritano di essere sia pure brevemente commentati. Una prima valutazione sulla dimensione della ricerca e sviluppo intra-muros in Italia è fornita dall'incidenza percentuale della spesa sul prodotto interno lordo (Pil): essa raggiunge l'1,16 per cento nel 2002 ma rimane ancora lontana dal livello medio di spesa dei venticinque paesi dell'Unione europea (nel 2001 la media della spesa per R'S sul Pil nella Ue è stata pari a 1,93 per cento ed é prevista costante nel 2002).
A scala regionale, in mancanza di valutazioni ufficiali sul Pil faremo riferimento al valore aggiunto. Nel 2002 la spesa per R'S rappresenta in Sicilia appena lo 0,9 per cento contro l'1,2 per cento in Italia. Questa incidenza cresce passando dal Mezzogiorno (0,8 per cento) al Nord (1,1 per cento) ed al Centro (2,2 per cento).
Nel 2002 l'attività di ricerca ha coinvolto in Sicilia 7.590 addetti ed una spesa di 584.915 milioni di euro, pari al 4,6 e rispettivamente al 4 per cento dei corrispondenti dati nazionali.
In Sicilia due terzi circa dell'attività totale di R'S viene svolta presso le università, un quinto circa all'interno delle imprese, la restante parte è effettuata dalle amministrazioni pubbliche (14 per cento) e dalle istituzioni private non profit (0,2 per cento). Il peso dell'università scende ad un terzo in Italia e ad un quinto al Nord, mentre quello delle imprese rappresenta poco meno della metà e rispettivamente due terzi circa.
Quello che sorprende, oltre all'esiguità regionale dell'attività di ricerca, è la sua composizione per settore istituzionale. Sotto il profilo del personale addetto, come pure della spesa, il settore istituzionale prevalente in Sicilia è quello dell'Università (74,1 e 64,9 per cento dei rispettivi totali), mentre nel Nord è quello delle imprese (62,2 e 65,1 per cento). La lettura di queste cifre mostra inoltre che la spesa per R'S per unità di personale risulta più elevata nelle imprese.
Non si dispone a livello regionale di dati sulla tipologia della ricerca intra-muros, possiamo solo ricordare che quella di base assorbe il 14 per cento della spesa, la ricerca applicata il 52 per cento e lo sviluppo sperimentale il 34 per cento.
Per quanto riguarda i settori di attività economica prevalente, le informazioni disponibili solo a scala nazionale mostrano una forte concentrazione delle attività di R'S nei settori della fabbricazione di prodotti chimici e farmaceutici, di apparecchiature radio-tv e per telecomunicazioni, di macchine ed apparecchi meccanici, di autoveicoli e delle attività di ricerca e sviluppo. In tali settori (tutti manifatturieri, eccetto quello dei servizi di ricerca e sviluppo) si concentra oltre la metà della spesa per R'S sostenuta dalle imprese nel 2002.
A livello territoriale è interessante rilevare che il 40 per cento della spesa è concentrato nelle regioni del Nord; il Centro assorbe il 37 per cento circa, mentre nel Mezzogiorno troviamo il 16 per cento della spesa. Si tratta di dati medi che nascondono il differente contributo dei settori istituzionali: come abbiamo ricordato, in Sicilia e nel Mezzogiorno prevale l'Università, al Nord prevalgono le imprese sia in termini di personale che di spesa; nelle regioni del Centro, infine, non si riscontrano scarti rilevanti fra i principali settori, anche se in termini di personale prevalgono le università e in termini di spesa le imprese.
Si fa presto a parlare di attività di ricerca e sviluppo (R'S). I dati forniti, mentre confermano la sua debole presenza in Italia e soprattutto in Sicilia, ridimensionano le aspettative circa il suo ruolo di fattore primario di crescita di una collettività nazionale o regionale: la ricerca, come i matrimoni, non si fa con i fichi secchi.
Gaetano Cusimano


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33
Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL